domenica 28 settembre 2008

Genoa:squadra femmina a Firenze



Continua il mal di trasferta e i punti persi lontano da Marassi rendono meno scintillanti le vittorie contro Milan e Roma. La terza sconfitta in altrettante uscite lontano da Genova e la media di un goal incassato a partita, sono lo score di un inizio di campionato dall'andamento altalenante.

A Firenze, Gasperini si è presentato con il modulo giusto: dopo Catania e Palermo era normale coprirsi e dare più equilibrio alla squadra, ma privarsi di Milito è stato un vero azzardo. Nel primo tempo i rossoblù hanno difeso in blocco, presidiando la propria metà campo con quasi 10 effettivi dietro la linea della palla e rinunciando di fatto a creare gioco. La Fiorentina ha creato poco, nonostante qualche errore di troppo da parte dei centrocampisti rossoblù, mentre la difesa ha dato prova di solidità con le buone prove di Sokratis e Bocchetti, anche se quest'ultimo ha commesso qualche ingenuità dovuta all'esordio.

La chiave di volta è stata il cambio di modulo. Partiti con il 5-4-1, l'ingresso di Milito ha sì svegliato il letargico attacco rossobblù, ma ha anche avuto l'effetto di creare spazi nella trequarti genoana e di fatto ha sbilanciato l'assetto della squadra. Il centrocampo ha continuato ad andare in affanno, reparto che maggiormente soffre soprattuto in trasferta. E non è casuale: quando si decide di aspettare gli avversari, bisogna giocare alti e sbagliare pochi palloni. Il centrocampo dovrebbe fare filtro e sveltire l'azione al fine di alleggerire la pressione avversaria sulla difesa e favorire le ripartenze. Milanetto è un giocatore d'ordine, ma non si può definire una scheggia, Juric è un vero pasticcione, Vanden Borre ha fatto una buona prova ma è calato alla distanza. Il Genoa soffre spesso al centro e le fasce, cavallo di battaglia del Gasperini/pensiero, al momento non sono il fiore all'occhiello della squadra. Rossi si produce sempre in prestazioni accettabili, ma il rendimento del capitano si fa preferire in fase di copertura piuttosto che di impostazione, Mesto è un giocatore irriconoscibile e Modesto ha giocato troppo poco per essere giudicato.

L'attacco orfano del Principe è stato prevedibile. Palladino si è sfiancato in un lavoro encomiabile, ma ha sbagliato troppi palloni a centrocampo, la cosa migliore di Olivera, invece, è stata farsi ammonire: era diffidato e non giocherà contro il Napoli. Detto questo, fino al vantaggio viola l'occasione più nitida della partita è capitata sui piedi di Milito, ma un ottimo Frey ha calato la saracinesca. Tanto di cappello, poi, a Gilardino che ha siglato una rete d'autore, seppure viziata da una posizione di fuorigioco. dopo il vantaggio della formazione di Prandelli, i rossoblù non sono riusciti a produrre una reazione degna di tal nome, dimostrando una certa fragilità caratteriale già evidenziata a Catania e Palermo.

La nota positiva della giornata resta la difesa: nonostante i passivi subiti il reparto offre nel complesso prestazioni più che sufficienti. Papastatopoulos è giocatore di categoria, Bocchetti è un pò acerbo ma si farà, mentre la coppia Criscito-Ferrari terrà su la difesa fino a fine stagione.
Archiviate le prime 5 giornate di campionato, il rendimento del Grifone può giudicarsi tutto sommato sufficiente, ma con i soldi spesi in campagna acquisti le aspettative sono e restano superiori. Ora i ragazzi di Gasperini avranno due partite casalinghe con Napoli e Siena: due vittorie per andare a Milano sgombri da ogni pensiero.

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