domenica 29 novembre 2009

E son di nuovo 3...



Va al Genoa il 101esimo derby della Lanterna. E con pieno merito. 3 reti a zero, 2 pali e una mezza dozzina di azioni da goal sono il tabellino di una partita che, in campo, non ha avuto davvero storia. Troppa la fame del Grifone, troppo poca la resistenza opposta dalla Samp. La mossa a sorpresa di Gasperini è stata quella di non presentare alcun centravanti di ruolo nel tridente di attacco, un azzardo che ha fatto saltare i meccanismi della difesa blucerchiata, sempre in affanno su Sculli, Palacio e Palladino. Dall'altra parte, invece, solo Cassano ha tentato di illuminare il buio siderale della squadra di Del Neri, ma il barese ha alzato bandiera bianca già alla fine del primo tempo. A conti fatti, anche senza i fuoriclasse che hanno caratterizzato le due precedenti edizioni del derby, il Genoa ha dimostrato di essere una squadra più compatta della Samp, ma, soprattutto, di poter contare su un miglior gioco di squadra, scevro dalla buona verve dei singoli.
E via con il pagellone...

Amelia: s.v. Mai chiamato veramente in causa, vive praticamente da spettatore il suo primo derby della Lanterna. Inoperoso.

Biava: 5. E' autore di un primo tempo preciso e senza sbavature, marca Cassano a uomo e spesso lo ferma anche con le cattive. Non si riesce a capire cosa gli sia frullato in testa in occasione della seconda ammonizione: un fallo di mano assurdo e inutile che avrebbe potuto compromettere la partita. Ingenuo.

Moretti: 6,5. Questa volta dirige la difesa davvero bene, detta i tempi al reparto e giganteggia sulle palle alte, senza mai fare entrate brusche. Esperienza.

Bocchetti: 7. Finalmente ritorna il giocatore dello scorso anno. Gioca sull'anticipo e quasi sempre ferma Pazzini, davvero mai pericoloso dalle parti di Amelia. Ogni tanto sbaglia ancora qualche appoggio ma, nel complesso, offre davvero una prova convincente. Il ritorno di Sasà!

Rossi: 7. L'unico e inimitabile! Cuore, corsa, assist e goal: il raddoppio è il giusto premio per il capitano. Determinante.

Milanetto: 7,5. Vogliamo un parlare di Omar. Bene, facciamolo. E' semplicemente il demiurgo del gioco rossoblu: segna il goal del vantaggio, imbecca Rossi in occasione del raddoppio e per un soffio sfiora la doppietta con un colpo liftato. Copre, pressa e vince il duello a distanza con Palombo. E' sicuramente l'uomo derby, sempre in polemica con gli avversari e spesso anche con l'arbitro. Factotum.

Juric: 7. Il ritorno del croato rende più tangibile quanto fosse pesante la sua assenza. A centrocampo morde come un pittbull e recupera un sacco di palloni che cede diligentemente a Milanetto. Il suo è un lavoro sorco, ma lui è un vecchio bucaniere. Guerriero.

Criscito: 6,5. Ultimamente, per puntellare il reparto arretrato, Gasperini lo fa giocare maggiormente in copertura. Il buon Mimmo, infatti, limita le sortite offensive giocando da quarto di difesa. Ma quando si affaccia nella metà campo blucerchiata sono dolori. Anche lui prende amorevolmente in custodia Cassano. Diligente.

Palacio: 7. La trenza è nettamente in crescita. In soli 45' mette in mostra tutto il suo repertorio: corsa, dribbling, stop e assist. Peccato per l'espulsione di Biava che costringe Gasperini a richiamarlo in panchina. Letale. 46' p.t Sokratis: 6.5. Entra in un momento delicato. In alcune situazioni è un po' approssimativo su Cassano, ma sa proporsi anche in avanti. E con effetti atomici sulla difesa doriana: un goal sfiorato e un rigore procurato. Assieme a Palacio, popola gli incubi del povero Reto Ziegler.

Sculli: 6.5. Mezzo voto in meno per l'egoismo dimostrato nel primo tempo. Solo davanti a Castellazzi, preferisce tirare invece che servire Palladino. Poi mente spudoratamente rivelando di non averlo visto. Conoscendo Beppe, non ci crede nessuno. In lite con Cassano, cercava il goal personale: ma se fosse stato più lucido la partita si sarebbe potuta chiudere già metà del primo tempo. Per il resto, baciamo le mani al sultano della Locride. Inesauribile. Dal 26' s.t Floccari: sv.

Palladino: 7. Ennesima grande prestazione, sembra un giocatore d'altri tempi. Cerca la giocata anche quando non è necessaria e solo per lo spettacolo. Nel primo tempo gioca sulla fascia e fa ammattire Cacciatore, nel secondo, invece, si carica sulle spalle il peso dell'attacco. Chiude la partita con un rigore preciso a fil di palo. La sua esultanza? Una goduria per i genoani, una giusta incazzatura, invece, per i doriani. Anarchico. Dal 35 st Crespo: sv.

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domenica 22 novembre 2009

Ancora 2 pere...

Il Genoa cade a Livorno e paga gli errori di una programmazione estiva quanto meno discutibile. La partita del Picchi ha messo in luce tutti i limiti di una squadra che, almeno fino a gennaio, vivrà di continui alti e bassi. La difesa, oltre a viaggiare al ritmo di 2 goal subiti a partita, non è propositiva come nel gioco spettacolare della scorsa stagione, il centrocampo è totalmente passivo, mentre l'attacco è troppo statico. Nelle domeniche di grazia questi difetti si attenuano, ma, non appena manca qualche pseudo-titolare come Milanetto, le lacune diventano voragini incolmabili. E' con questo spirito che ci si avvicina al derby, con la consapevolezza che tutto può succedere...

Amelia: 6. Incolpevole sul goal di Lucarelli, sembra però raccogliere fragoline di bosco in occasione del raddoppio di Pulzetti. E' decisivo ad inizio ripresa sul tapin ravvicinato di Diniz.

Biava: 5. Troppo falloso. Assieme a Moretti fa una coppia da brivido! E di fronte c'era il peggior attacco di serie A. Siamo tranquilli...

Moretti: 5. Nel commentare le sue gare non riesco ad essere severo più di tanto: gioca fuori ruolo da inizio stagione!! E in occasione del goal di Lucarelli si vede! La domanda è invece un'altra: chi ha pensato che il povero Emiliano potesse sostituire Ferrari? Bah...

Bocchetti: 4. Disastroso. In occasione del primo vantaggio livornese azzarda un anticipo che paga a caro prezzo: Candreva lo salta come un birillo e serve l'assist dell'1 a 0. Da quando è stato convocato da Lippi è involuto tantissimo, rallenta la manovra e rischia pure di provocare un rigore su Lucarelli. Dov'è finito il giocatore dell'anno scorso!?

Modesto: sv. Gioca solo 26' del primo tempo e poi viene sostituito: anche il Gasp, in questa occasione, dimostra di essere fallibile. Dal 26' p.t Sculli: 5.5. Il buon Beppe è in un momento di calo. Si fa notare per i duelli con Filippini e per un'apertura al bacio che Palacio spreca malamente. Speriamo si tenga per il derby!

Rossi: 5,5. La sua partita sarebbe da sufficienza, ma il goal di Pulzetti è colpa sua: sul cross di Moro chiude verso il centro, lasciando il fianco scoperto. Per il resto che cosa dovrei dire? Gioca con il cuore in mano...

Zapater: 6. Non è ancora il giocatore ammirato ad inizio stagione, ma è in crescita. Sbaglia ancora un sacco di appoggi ma, ogni tanto, ha qualche illuminazione che innesca possibili azioni pericolose. In ripresa.

Criscito: 6. Si impegna, ma nel solito naufragio difensivo domenicale, anche lui ha la sua parte di responsabilità. Meglio in fase di attacco, che di difesa. Goaledor...ed è tutto detto!

Mesto: 4,5. Non ne azzecca una. Anzi, simula pure in aria di rigore e si prende un ammonizione che gli farà saltare il derby. Sbaglia in difesa e perde palloni in attacco. Irriconoscibile.

Crespo: 5. I palloni giocabili, dalle sua parti, sono davvero pochi. E' costretto ad indietreggiare, ma spesso difende male il possesso palla. Dal 23' s.t Floccari: 6. Il buon Sergio gioca uno scampolo di partita ma sembra essere sulla via del recupero. Speriamo...

Palacio: 4. Spiace dargli un'insufficenza piena, ma spreca 2 nitide palle goal. Litiga con Gasperini che gli cambia continuamente posizione: una parziale attenuante. Dal 6' s.t. Palladino: 6,5. Il suo ingresso rianima il gioco comatoso del Grifo, vivacizza l'azione e dai sui piedi parte l'azione del pareggio. Prova a far vincere la partita, ma la retroguarda genoana decide che non è il caso: donchisciottesco!

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domenica 8 novembre 2009

Questione di mentalità



Cosa sia la mentalità resta un'arcano insondabile. Ma dovendone descrivere il significato in poche parole, la si potrebbe definire un misto di imprevedibilità, pazzia, coraggio, determinazione e paura. E' quindi sicuro che il Genoa, in questo momento, la possegga. Contro il Siena, infatti, prima seppelisce i toscani con tre reti, poi, in 5 minuti, riapre i giochi incassandone due. E a questo punto esce il quid, o se volete la follia della squadra: messa alla corde dall'ultima della classe, riesce infatti a trovare il goal del definitivo 4-2 e ad evitare pericolosi paradossi. Insomma, nel bene o nel male, con il Genoa non ci annoia mai. Questione di mentalità.
E via di pagelle...

Scarpi: 4. Già contro il Lille non si era coperto di gloria, ma contro il Siena ha dimostrato il motivo per cui Amelia sia titolare. In due occasioni decide di far morire qualche anziano tifoso rossoblù e nella ripresa completa il suo disegno beffardo incassando un goal da Prima Categoria. Spesso è fuori tempo nelle uscite e mette in ansia anche i compagni. Buona riserva.

Rossi: 6.5. Questo ragazzo o è un maratoneta, o possiede il dono dell'ubiquità. La prossima scommessa di Gasperini sarà di provarlo come portiere! Mezzo punto in meno rispetto al voto che si meriterebbe perchè, assieme a Papastathoupos, confeziona il goal che accende la speranza del Siena.

Esposito: 6. Come centrale non demerita. Ogni tanto ha ancora qualche amnesia, ma nel complesso offre una prestazione sufficente. Resta da capire se sia lui ad essere in crescita o se sia la qualità degli attaccanti avversari ad esaltare la sua prestazione. Enigma.

Moretti: 6. Gioca una partita senza infamia e senza lode. Copre bene su Big Mac e Ghezzal.

Criscito: 6. Il suo rientro è senz'altro positivo. Gioca un pò più arretrato rispetto al solito e dimostra di avere buona gamba nonostante lo stop. Ogni tanto si sovrappone in attacco, ma è soprattutto dietro che si sente il suo rientro. Diligente.

Mesto: 6.5. E' uno stato di forma incredibile! Tanta corsa e grinta, ma talvolta ha i piedi un pò ruvidi. Ma non gli si può rimproverare più di tanto: copre e attacca. Two face.

Milanetto: 8. Mastodonte. E' il principe illuminato del centrocampo, giganteggia in tutto il reparto. Crea, corre e recupera. Abbina il genio di Savicevic, alla corsa di Gattuso. In 2 parole? Arma Letale.

Modesto: 6,5. E bravo Ciccio. Dopo un lungo periodo negativo, iniziato col brutto infortunio dello scorso anno, sta ritrovando continuità. Anche per lui tanta corsa e grinta. Recuperato.

Palacio: 7. Mette lo zampino in quasi tutti i goal del Grifone. Abbina l'eleganza del cigno, alla velocità dell'antilope. Si guadagna anche un rigore, ma l'arbitro è troppo ammaliato dai suoi movimenti per fischiarlo. E' letteralmente indemoniato, ma la sua nobiltà ha tratti angelici. Di un altro pianeta. Dal 35' s.t. Floccari: 6.5. Gioca 10 minuti ma è determinante. Segna il goal del 4-2 e preserva le coronarie di molti supporters.

Crespo: 7. Buon sangue non mente. Valdanito timbra la prima doppietta in maglia genoana, dimostrando di essere ancora rapace in area di rigore: come solo i veri attaccanti sanno fare, si avventa come un falco su due palloni vaganti e la mette alle spalle di Curci. Bomber di razza. Dal 18' s.t. Sculli: 6. Per lui una giornata di ordinaria amministrazione, si esalta solo quando le partite sono davvero a rischio.

Palladino: 6,5. E' l'uomo che fa la differenza. Le sue prove eccellenti non passano in osservato: Lippi infatti, quasi per far dispetto a Cassano, lo chiama al suo posto in nazionale. Segna e suggerisce. Determinate. Dal 5' s.t. Papastathoupoulos: 4. Il suo impatto sulla gara è devastante. E' l'uomo in più, ma per il Siena. Pare spaesato e sempre in ritardo. Si fa saltare come un birillo da Paolucci e ammonire in maniera ingenua. La sua peggior prestazione stagionale.

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sabato 7 novembre 2009

Genoa - Losc: Beppe Sculli Re!

Il Vangelo secondo Roby

Miei cari Grifoni,
mamma mia che emozioni! Ho perso letteralmente la voce davanti alla tv! Dobbiamo veramente ringraziare il cuore, la tecnica e la freddezza di Beppe Sculli, che, come giustamente cantava Francesco è BEPPE SCULLI RE/BEPPE SCULLI RE!!

Sulla partita poco da dire: a parte un inizio difficile, poi abbiamo preso campo e giocato con qualità ed efficacia difensiva, concedendo praticamente nulla per 75' (un colpo di testa di Touré nella ripresa e basta: peraltro Tourè andava espulso per un intervento assassino su Moretti). Certo poi il black-out di dieci minuti è stato veramente duro e ha rischiato di compromettere una partita che fino a quel momento sembrava in ghiaccio. Ma vincere in questo mondo è stato veramente emozionantissimo.
Giudizi rapidi: benissimo Palladino; bene Palacio, Zapater, Biava, Modesto. Crespo non saprei raga...Si è mangiato due gol incredibili...
Ma tutti stanno dando veramente il cuore e l'anima per questa maglia e ci stiamo tirando su con organizzazione di gioco e qualità. Stiamo crescendo, stiamo crescendo...
Ora con 1+3 punti si passa matematicamente; mentre con 3+1 si rischia, paradossalmente, di rimanere fuori. Vedremo, comunque siamo sul pezzo e venderemo cara la pelle (occhio però allo Slavia, capace dallo 0-2 di fare 2-2 col Valencia giocando in 10 uomini).
Ora sotto col Siena, una partita fondamentale prima della sosta, decisiva anche per valorizzare la classifica e il punto preso a Palermo.

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