sabato 31 ottobre 2009

Con la testa e con il cuore

Genoa - Fiorentina=2-1. Ecco le pagelle del Bomber Roby.

AMELIA: 7 attento su Montolivo per due volte, ottimo su Dainelli nella ripresa per la parata salva-risultato! E' un pò troppo incollato alla linea di porta, ma se tieni questi livelli, va bene lo stesso (tanto, abituati come eravamo a Rubinho).

SOKRATIS: 5 il ventre mollo della difesa, tutte le azioni della Viola, sianel 1° che nel 2°, sfondano di là. Svirgola vari palloni.

BIAVA: 6,5 sfortunato nella deviazione decisiva del gol (Amelia avrebbe parato la conclusione di Marchionni), si adatta a fare da centrale e svetta come può sui palloni alti: gladiatore!

BOCCHETTI: 6 graziato da Saccani nel primo tempo su Montolivo: un arbitro più fiscale avrebbe potuto dare rigore ed espulsione..per il resto limita bene gli avanti viola.

ROSSI: 6 rischia di combinare il patatrac dopo pochi minuti conquella palla lenta mal accompagnata sul fondo e rischiamo già il rigore..per il resto battaglia con una qualità alterna.

ZAPATER: 6 sbaglia tanti palloni ma è un pò in ripresa rispetto alle ultime uscite. Riesce a fasi alterne a fare filtro, ma è sempre lontano dal suo primo mese in rossoblù.

MILA: 7 grande! Sfodera la sua migliore prestazione dell'anno, gioca di sciabola e di fioretto con ottimi risultati in entrambe le fasi.

MODESTO: 6,5 ma che bella sorpresa! nel primo tempo è tra i migliori, scende bene sulla fascia supportando il Palla e arriva anche nella ripresa a scagliare un bolide verso Frey; è troppo importante recuperarlo.

MESTO: 7 miticoooooooooooooo!

SCULLI: 6,5 sfiora il gol di testa, poi la solita grinta e corsa; inventa l'assist per il Palla ma sul gol viola non copre permettendo a Pasqual di sfondare per l'assist vincente.

PALACIO: ? si inventa il bellissimo assist decisivo per Mesto ma tutte-e-dico-tutte le altre palle che tocca sono perse! Non ne azzecca una, il voto datelo voi.

CRESPO: 6 gioca molto di mestiere, cercando falli in maniera pretestuosa (quasi peggio di quella merda di Gilardino); si libera un apio di volte per il tiro ma ma i in condizioni facili; ad ogni modo si sacrifica nel finale facendo anche il terzino per coprire un'avanzata di Mesto...cuore!

PALLA: 7,5 concentra in sè il 90% della qualità della squadra e le giocate pericolose vengono quasi tutte dal suo piede. Sbagli aun mezzo gol sullo 0-0 ma quel colpo di tacco mi ha fatto rivivere Zanini in Genoa-empoli 3-2 di 5 anni fa..folle! Se lo sbaglia, 30.000 persone se lo sarebbero inchiappettato, ma visto il risultato lo portiamo in trionfo! decisivo!

ESPOSITO: s.v. e sono buono, fa un paio di cazzate niente male in pochi minuti che gioca (tipo concedere due angoli gratuiti).

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domenica 25 ottobre 2009

Sprofondo rosso-blu...

A Cagliari il Grifo incassa altri 3 goal e incrementa la propria media goal subiti: più di 2 a partita. In casa rossoblù questo è l'unico indice a segnare segno positivo. Si fa per dire! Se agli infortuni e alle prestazioni scadenti di questo periodo, aggiungiamo poi la pessima direzione dell'arbitro Gava, ecco il quadro completo dell'ennesima domenica da dimenticare. Verrebbe da pensare che il giocattolo si sia rotto, ma la partita con la Fiorentina è troppo vicina. E soprattutto troppo importante. Andiamo quindi di pagelle, nella speranza di riuscire a strappare almeno un pareggio alla viola.

Amelia: 6. Nell'ultima settimana ha dovuto raccogliere la palla in fondo al sacco ben 11 volte. Temendo un suo tracollo nervoso, la società gli ha messo a disposizione un motivatore: ha bisogno di riacquistare autostima! Anche perchè nel colabrodo che è la difesa rossoblù, spetta sempre a lui andarla a prendere in fondo alla rete. Destino bastardo quello del portiere...

Papastathopoulos 6. Gasperini spesso lo rimprovera, ma lui fa sempre la sua onesta partita. Non ha mai paura di mettere la gamba, anche se ogni tanto commette qualche ingenuità. Generoso.

Moretti 5. La sua più grande colpa è quella di assomigliare troppo a Biava. L'arbitro Gava casca nel tranello e lo ammonisce al posto del compagno. Risultato? L'ex giocatore del Valencia viene espulso, il Genoa rimane i 10 e il Cagliari pareggia. Al di là di questa sventura, la sua prestazione è incolore: continua ad essere impiegato fuori ruolo e il senso di insicurezza che ne deriva è palpabile in tutto il reparto. Trasformista.

Biava: 5. Si taglia i capelli per assomigliare maggiormente a Moretti. Spera di mettere in confusione gli attaccanti avversari, ma riesce però solo a confondere Gava! Lazzari, infatti, non si lascia fuorviare dal suo crine e, libero come uccel di bosco, scaraventa sotto i suoi occhi il goal della vittoria cagliaritana. Dormiente.

Bocchetti: 6. In tribuna c'è Angelo Di Livio, osservatore del ct Lippi. Il buon Salvatore parte sottotono, ma esce alla distanza. E' l'unico a salvarsi nella difesa.

Rossi: 6. Il capitano gioca come sempre la sua partita onesta. Grinta, abnegazione e tanta corsa.

Milanetto:5,5. A dire il vero è uno dei meno peggio, dà ordine alla manovra e prova ad impostare. Purtroppo i suoi ritmi di corsa non sono quelli degli altri giocatori in campo. Una cura di ricostituente gli avrebbe giovato nel liberare l'area in occasione del pareggio di Biondini!

Juric: sv. Dal 30' p.t. Zapater: 4. Il toro di Saragozza continua nella spirale involutiva. E' irriconoscibile. Sbaglia un sacco di palloni e in occasione del terzo goal gioca alle belle statuine assieme ad Esposito: con il pallone tra i piedi, Matri riesce da terra a servire Lazzari. I due campioni rimangono con un pugno di mosche. Adesciemmuse!

Palladino: 6. Ogni tanto prova ad illuminare il gioco genoano, ma ci vorrebbe una scarica da 320 volt per rianimare il Genoa. Assieme a Mesto è l'unico a creare davvero dei grattacapi alla difesa isolana. Dal 36 s.t. Esposito: 4. Gioca una decina di minuti, ma riesce ugualmente ad essere decisivo. In negativo. E' il compagno di merende di Zapater in occasione del definitivo vantaggio cagliaritano.

Floccari: 6. La sua prestazione non sarebbe da sufficenza, ma Sergio ha bisogno di essere incoraggiato. Dopo tutto fa il suo dovere: combatte e si fa trovare puntuale all'appuntamento con il goal. Certo, dovrebbe essere un pò più mobile sul fronte di attacco ed essere un punto di riferimento affidabile per il centrocampo. Deve migliorarsi. Dal 18' s.t Sculli: 5. Il buon Beppe non riesce ad incidere, anche perchè la partita, poco dopo il suo ingresso, si complica terribilmente.

Mesto: 6.5. Semplicemente il migliore dei suoi. Basta questo giudizio per descrivere la sua prova.

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domenica 18 ottobre 2009

Miglior in campo? La gradinata



"E il naufragar m'è dolce in questo mare", scriveva Leopardi. Ma per descrivere il vergognoso naufragio genoano contro l'Inter, preferisco non scomodare il grande poeta recanatese e limitarmi più laicamente a citare Carlo Lucarelli: "ma questa è un'altra storia".
Non c'è nulla di dolce, infatti, nel tracollo rossoblù, perdere con un passivo di cinque reti significa non solo perdere la partita, ma bensì la faccia. Spero, quindi, mi perdonerete se per questa volta non compilerò le pagelle: con i voti dei giocatori scesi in campo, del resto, si potrebbe giocare una schedina senza pareggi.

In 22 anni di onorata presenza in Gradinata Nord, non ho mai visto perdere la mia squadra per 5 a 0. Ho assistito alle umilianti vittorie di Cittadella, Castel di Sangro e Monza, ma non avevo mai collezionato un passivo così pesante. La rabbia, quindi, come ben si può evincere dalle mie parole, è molta. Parlare dei singoli non avrebbe senso, è più utile invece fare un discorso collettivo. In poche parole? Non c'è stata partita.
Il Genoa ha giocato 3 minuti, ma già al 5' era sotto di un auto-goal. Da quel momento è stato l'inizio di un calvario, a cui solo il triplice fischio di Morganti ha posto fine. Migliore in campo? Decisamente la tifoseria, che non ha mai smesso di cantare e sostenere la squadra anche quando il risultato era oramai compromesso. Tutto il resto si può vedere tranquillamente su YouTube.

E ora alcune valutazioni.
Per il secondo anno consecutivo, la dirigenza ha ritenuto opportuno vendere i pezzi migliori per reinvestire il ricavato sul mercato estivo. Non sempre, però, tutte le ciambelle escono con il buco. Sono stati acquistati molti giovani di prospettiva, ma nell'immediato la coperta è corta. Anche il mister, che fa quel che può, lo ha già dichiarato diverse volte. La squadra risente soprattutto della mancanza di un centrale difensivo e, non a caso, con 16 goal subiti in 8 partite, la retroguarda genoana è la più perforata della serie A (2 goal presi a partita).
Vuoi la sfortunata sequenza di infortuni, vuoi qualche errore progettuale, a metà campo il Genoa si trova a giocare con diversi interpreti del campionato di serie B. In attacco, invece, pur passando che Milito è insostituibile, la malasorte ha fatto sì che Floccari ritardasse la forma.

Il risultato è quindi una squadra dalle prestazioni altalenanti, che sa imporsi sulle formazioni medio-piccole, ma che cede il passo non appena l'avversario si fa più arduo. Il problema è identitario, soprattutto quando le competizioni da affrontare non sono più limitate esclusivamente al campionato. Ma questo non vuole essere assolutamente un alibi: giocare l'Europa è un onore. Spero che i fatti non mi facciano entrare nell'ottica, puramente italiota, di considerare la competizione continentale un'inutile dispendio di energie.
Dopo 17 anni di assenza dai palcoscenici internazionali sarebbe davvero imperdonabile...

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domenica 4 ottobre 2009

Genoa guastafeste!



Dopo 20 giorni, il Genoa torna finalmente alla vittoria. I 3 punti di Bologna sono un'autentica panacea, soprattutto per il morale della squadra, e per rinfrancare la convinzione di tutto l'ambiente dopo le recenti battute d'arresto. La trasferta emiliana non si presentava delle più agevoli, vuoi per la mezza dozzina di infortuni, vuoi per gli impegni ravvicinati e per un ambiente, quello bolognese, euforico in virtù del punto strappato alla Juve. Ottima, quindi, la prestazione del Grifo che rovina la festa al centenario Bologna. E ora mai più sosta fu più benedetta: adesso è il momento di rifiatare e di godersi questo buon risultato.
E andiamo di pagelle...

Amelia: 7. Che portiere! Basterebbe questo semplice commento per farsi un'idea della sua prestazione. E' chiamato in causa due volte e risponde presente: miracolosa la respinta su Zalayeta ad inizio ripresa. Da nazionale.

Esposito: 6. Prestazione sufficente. Deve acquistare fiducia e i minuti giocati sono l'unico modo per farlo. Il fisico da giannizzero lo aiuta sul gioco aereo, ma lo penalizza nell'uno contro uno. Ingenuo il placcaggio su Di Vaio che avrebbe potuto procurare l'ennessimo rigore. Deve entrare ancora negli schemi del mister. In crescita.

Bocchetti: 6,5. Dopo pochi minuti fa un liscio clamoroso che manda Zalayeta verso Amelia. Poi alla lunga esce fuori e gioca con puntualità. Dopo l'infortunio, il timore era quello di ritrovarlo un pò opaco, invece dimostra esperienza da vendere nonostante la giovane età. L'imminente convocazione in nazionale lo testimonia.

Moretti: 6,5. Che dire: si sta adattando in un ruolo non suo. Solo questo basterebbe per sottolineare il suo sacrificio. Ogni tanto, purtroppo, lascia troppo spazio a Di Vaio e la difesa traballa. Nel complesso, però, la sua prestazione è positiva. Professionista.

Mesto: 6. La sua partita finisce in anticipo: inspiegabile la decisione dell'arbitro Gervasoni in occasione della sua espulsione. Fino a quel momento la solita partita generosa: tanta corsa con qualche pallone perso di troppo.

Kharja: 7. Finalmente. A Siena spesso faceva la differenza e a Bologna si è rivisto il giocatore ammirato in questi anni. Qualità e quantità, unite a corsa e sacrificio. Realizza il rigore del vantaggio e salva un goal sull'accorrente Zalayeta. Fa girare palla con precisione e diventa il sultano del centrocampo. Recuperato.

Milanetto: 7. Il Mila è il Mila! Polemico ad oltranza, tanto che a volte pare di essere in un talk show televisivo. Ma è il cervello del centrocampo genoano. In una partita a ritmi bassi, riesce a dettare perfettamente i tempi della partita. Mette palle negli spazi e fa respirare. Delizioso.

Modesto: 6. Si vede poco, ma ha il grande merito di partecipare alla bellissima azione del raddoppio. Suggeritore.

Sculli: 6,5. Il sultano della Locride colpisce ancora! Non ci sono carati per stabilire la sua preziosità. Colpisce la facilità con cui stoppa palloni difficilissimi e la puntualità con cui si presenta sul secondo palo in occasione del raddoppio. Stoico. (Dal 25'st Tomovic: 6. In quale ruolo deve giocare questo ragazzo? Lasciamo a Gasperini la soluzione del rebus. Fino ad allora godiamoci lo slalom gigante del serbo in occasione del definitivo 1-3).

Floccari: 7. Nessun dubbio, questa volta, sulla sua prestazione. Mette lo zampino sia sul primo, che sul secondo goal. Accorcia come vuole il mister e finalmente tiene palla come ai tempi di Bergamo. Non segna, ma la sua è una partita di sacrificio per la squadra. Generoso. (Dal 17' st Zapater: 6. Stenta ad entrare in partita, ma ha il merito di spegnere le sofferenze genoane nel tempo di recupero. E sfiora addirittura la doppietta!).

Palladino: 7. Semplicemente il più importante recupero del Genoa! E' il giocatore in campo con più alto tasso tecnico. E si vede: dal suo tacco parte l'azione del raddoppio. Prende più botte che l'orso e non si lamenta. Spesso nasconde il pallone agli avversari, per farlo rivedere solo quando sventaglia dall'altra parte del campo. Illusionista. (Dal 5' st Palacio: 6. Ha la sfortuna di entrare solo due minuti prima dell'espulsione di Mesto. Saltano gli schemi e Rodrigo si trova a sostenere da solo il peso di tutto l'attacco. Corre e si impegna, ma non era la sua partita. Jellato).

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venerdì 2 ottobre 2009

Troppo forte il Valencia...


Valencia - Genoa, seconda giornata del gruppo B di Europa League. Il Grifo esce dallo Stadio Mestalla con una sconfitta tutto sommato onorevole. Una partita strana, in cui i rossoblù avrebbero potuto portare a casa almeno un pareggio ma che, onestamente, avrebbero potuto anche perdere con un pesante passivo. Alla fine il risultato è 3 a 2 per gli spagnoli, che hanno agguantato il vantaggio su calcio di rigore a pochi minuti dalla fine.
Ecco le pagelle.

Amelia: 7. Se il Genoa non esce da Valencia con le ossa rotte lo si deve in gran parte a lui. Decisivi due suoi interventi nel finale di partita su Villa e Silva. Provvidenziale.

Papastathopoulos: 5,5. Alterna ingenuità sconvolgenti ad iniziative assolutamente pregevoli. Un esempio? Ad inizio ripresa si dimentica del pallone e permette a Silva di battere tranquillamente a rete. Pochi minuti dopo, però, è autore di una bella veronica che costringe Mathieu al rigore. Emblematico.
Dal 30’ s.t. Milanetto: 6. Entra a fine partita per rinforzare il centrocampo, ma purtroppo due minuti dopo il suo ingresso il Valencia fa il terzo gol.

Moretti: 6. Torna nella sua Valencia con la fascia di capitano. Gioca da centrale, ma marca da esterno. E i risultati si vedono: a Silva e compagni sembrano un invito a nozze le autostrade che si aprono di fronte ad Amelia. Fuori ruolo.

Bocchetti: 6,5. Il migliore della difesa. Soprattutto all’inizio del primo tempo tiene su la baracca. Ottimi anticipi e palla in tribuna quando il caso lo richiedeva. Recuperato.

Tomovic: 4,5. Si fa notare solo per un cross a metà primo tempo. Poi ci si accorge di lui solo quando perde palla. È un capitale su cui la società ha investito e quindi va valorizzato. Per questo il voto è generoso di mezzo punto abbondante. Acerbo.
Dal 12’ s.t. Sculli: 6. È costretto a giocare da difensore e non può far salire la squadra come al suo solito. Al pari di Rossi è uno dei jolly su cui il Gasp può sempre contare. Polivalente.

Zapater: 6. È il Cavaliere oscuro del centrocampo genoano. Non è appariscente, ma il suo lavoro è di pura interdizione. Ogni tanto perde qualche pallone di troppo, ma là in mezzo è lui a portare la croce. Non si può pretendere che canti pure. Faticatore.

Karjha: 5,5. Il marocchino è ancora molto imballato. Non ha nelle gambe i ritmi della partita: ogni tanto si eclissa dal gioco e regala palloni in quantità. Ma subito dopo recupera palle preziose. Altalenante.

Modesto: 5. Un passo indietro rispetto alle precedenti apparizioni. Dovrebbe dare quella spinta che permette al gioco di Gasp il pieno sfruttamento delle fasce laterali. Invece perde palloni a mitraglia e gioca quasi sempre nella propria metà campo. Da rivedere.
Dal 14’ s.t. Esposito: 4. Spiace dargli un voto così severo, ma non si può fare altrimenti. Il cartellino giallo per il suo intervento da rigore su Villa la dice tutta: lo spagnolo stava scivolando lateralmente. Perché tentare la scivolata in quel modo? Un errore che costa caro a lui ma soprattutto al Genoa.

Mesto: 5,5. Corri Domenico, corri. E forse è questo il suo errore. Corre spesso a caso e quando riceve palla è poco lucido nel smistarla. Anche lui perde troppo palloni, impedendo alla manovra genoana di ripartire. Frenetico.

Floccari: 5. L’ex atalantino non ha ancora capito come funziona il gioco del Gasp. È troppo fermo sulla linea dei difensori avversari, ripega poco e non dà profondità alla manovra rossoblù. A suo merito, però, va attribuita la bella girata che porta in vantaggio il Genoa. Speriamo che il gol su azione gli sia da sprone.

Palladino: 6,5. Il Palla c’è. Non ha ancora la gamba dei momenti migliori, ma è l’unico che fa rifiatare la squadra quando la pressione del Valencia si fa a dir poco insopportabile. Tiene la palla, dribbla e rilancia l’azione. Recupero importante.

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