AMELIA: 7 attento su Montolivo per due volte, ottimo su Dainelli nella ripresa per la parata salva-risultato! E' un pò troppo incollato alla linea di porta, ma se tieni questi livelli, va bene lo stesso (tanto, abituati come eravamo a Rubinho).
sabato 31 ottobre 2009
Con la testa e con il cuore
AMELIA: 7 attento su Montolivo per due volte, ottimo su Dainelli nella ripresa per la parata salva-risultato! E' un pò troppo incollato alla linea di porta, ma se tieni questi livelli, va bene lo stesso (tanto, abituati come eravamo a Rubinho).
domenica 25 ottobre 2009
Sprofondo rosso-blu...
domenica 18 ottobre 2009
Miglior in campo? La gradinata
domenica 4 ottobre 2009
Genoa guastafeste!
Dopo 20 giorni, il Genoa torna finalmente alla vittoria. I 3 punti di Bologna sono un'autentica panacea, soprattutto per il morale della squadra, e per rinfrancare la convinzione di tutto l'ambiente dopo le recenti battute d'arresto. La trasferta emiliana non si presentava delle più agevoli, vuoi per la mezza dozzina di infortuni, vuoi per gli impegni ravvicinati e per un ambiente, quello bolognese, euforico in virtù del punto strappato alla Juve. Ottima, quindi, la prestazione del Grifo che rovina la festa al centenario Bologna. E ora mai più sosta fu più benedetta: adesso è il momento di rifiatare e di godersi questo buon risultato.
E andiamo di pagelle...
Amelia: 7. Che portiere! Basterebbe questo semplice commento per farsi un'idea della sua prestazione. E' chiamato in causa due volte e risponde presente: miracolosa la respinta su Zalayeta ad inizio ripresa. Da nazionale.
Esposito: 6. Prestazione sufficente. Deve acquistare fiducia e i minuti giocati sono l'unico modo per farlo. Il fisico da giannizzero lo aiuta sul gioco aereo, ma lo penalizza nell'uno contro uno. Ingenuo il placcaggio su Di Vaio che avrebbe potuto procurare l'ennessimo rigore. Deve entrare ancora negli schemi del mister. In crescita.
Bocchetti: 6,5. Dopo pochi minuti fa un liscio clamoroso che manda Zalayeta verso Amelia. Poi alla lunga esce fuori e gioca con puntualità. Dopo l'infortunio, il timore era quello di ritrovarlo un pò opaco, invece dimostra esperienza da vendere nonostante la giovane età. L'imminente convocazione in nazionale lo testimonia.
Moretti: 6,5. Che dire: si sta adattando in un ruolo non suo. Solo questo basterebbe per sottolineare il suo sacrificio. Ogni tanto, purtroppo, lascia troppo spazio a Di Vaio e la difesa traballa. Nel complesso, però, la sua prestazione è positiva. Professionista.
Mesto: 6. La sua partita finisce in anticipo: inspiegabile la decisione dell'arbitro Gervasoni in occasione della sua espulsione. Fino a quel momento la solita partita generosa: tanta corsa con qualche pallone perso di troppo.
Kharja: 7. Finalmente. A Siena spesso faceva la differenza e a Bologna si è rivisto il giocatore ammirato in questi anni. Qualità e quantità, unite a corsa e sacrificio. Realizza il rigore del vantaggio e salva un goal sull'accorrente Zalayeta. Fa girare palla con precisione e diventa il sultano del centrocampo. Recuperato.
Milanetto: 7. Il Mila è il Mila! Polemico ad oltranza, tanto che a volte pare di essere in un talk show televisivo. Ma è il cervello del centrocampo genoano. In una partita a ritmi bassi, riesce a dettare perfettamente i tempi della partita. Mette palle negli spazi e fa respirare. Delizioso.
Modesto: 6. Si vede poco, ma ha il grande merito di partecipare alla bellissima azione del raddoppio. Suggeritore.
Sculli: 6,5. Il sultano della Locride colpisce ancora! Non ci sono carati per stabilire la sua preziosità. Colpisce la facilità con cui stoppa palloni difficilissimi e la puntualità con cui si presenta sul secondo palo in occasione del raddoppio. Stoico. (Dal 25'st Tomovic: 6. In quale ruolo deve giocare questo ragazzo? Lasciamo a Gasperini la soluzione del rebus. Fino ad allora godiamoci lo slalom gigante del serbo in occasione del definitivo 1-3).
Floccari: 7. Nessun dubbio, questa volta, sulla sua prestazione. Mette lo zampino sia sul primo, che sul secondo goal. Accorcia come vuole il mister e finalmente tiene palla come ai tempi di Bergamo. Non segna, ma la sua è una partita di sacrificio per la squadra. Generoso. (Dal 17' st Zapater: 6. Stenta ad entrare in partita, ma ha il merito di spegnere le sofferenze genoane nel tempo di recupero. E sfiora addirittura la doppietta!).
Palladino: 7. Semplicemente il più importante recupero del Genoa! E' il giocatore in campo con più alto tasso tecnico. E si vede: dal suo tacco parte l'azione del raddoppio. Prende più botte che l'orso e non si lamenta. Spesso nasconde il pallone agli avversari, per farlo rivedere solo quando sventaglia dall'altra parte del campo. Illusionista. (Dal 5' st Palacio: 6. Ha la sfortuna di entrare solo due minuti prima dell'espulsione di Mesto. Saltano gli schemi e Rodrigo si trova a sostenere da solo il peso di tutto l'attacco. Corre e si impegna, ma non era la sua partita. Jellato).
Read more...venerdì 2 ottobre 2009
Troppo forte il Valencia...
Ecco le pagelle.
Amelia: 7. Se il Genoa non esce da Valencia con le ossa rotte lo si deve in gran parte a lui. Decisivi due suoi interventi nel finale di partita su Villa e Silva. Provvidenziale.
Papastathopoulos: 5,5. Alterna ingenuità sconvolgenti ad iniziative assolutamente pregevoli. Un esempio? Ad inizio ripresa si dimentica del pallone e permette a Silva di battere tranquillamente a rete. Pochi minuti dopo, però, è autore di una bella veronica che costringe Mathieu al rigore. Emblematico.
Dal 30’ s.t. Milanetto: 6. Entra a fine partita per rinforzare il centrocampo, ma purtroppo due minuti dopo il suo ingresso il Valencia fa il terzo gol.
Moretti: 6. Torna nella sua Valencia con la fascia di capitano. Gioca da centrale, ma marca da esterno. E i risultati si vedono: a Silva e compagni sembrano un invito a nozze le autostrade che si aprono di fronte ad Amelia. Fuori ruolo.
Bocchetti: 6,5. Il migliore della difesa. Soprattutto all’inizio del primo tempo tiene su la baracca. Ottimi anticipi e palla in tribuna quando il caso lo richiedeva. Recuperato.
Tomovic: 4,5. Si fa notare solo per un cross a metà primo tempo. Poi ci si accorge di lui solo quando perde palla. È un capitale su cui la società ha investito e quindi va valorizzato. Per questo il voto è generoso di mezzo punto abbondante. Acerbo.
Dal 12’ s.t. Sculli: 6. È costretto a giocare da difensore e non può far salire la squadra come al suo solito. Al pari di Rossi è uno dei jolly su cui il Gasp può sempre contare. Polivalente.
Zapater: 6. È il Cavaliere oscuro del centrocampo genoano. Non è appariscente, ma il suo lavoro è di pura interdizione. Ogni tanto perde qualche pallone di troppo, ma là in mezzo è lui a portare la croce. Non si può pretendere che canti pure. Faticatore.
Karjha: 5,5. Il marocchino è ancora molto imballato. Non ha nelle gambe i ritmi della partita: ogni tanto si eclissa dal gioco e regala palloni in quantità. Ma subito dopo recupera palle preziose. Altalenante.
Modesto: 5. Un passo indietro rispetto alle precedenti apparizioni. Dovrebbe dare quella spinta che permette al gioco di Gasp il pieno sfruttamento delle fasce laterali. Invece perde palloni a mitraglia e gioca quasi sempre nella propria metà campo. Da rivedere.
Dal 14’ s.t. Esposito: 4. Spiace dargli un voto così severo, ma non si può fare altrimenti. Il cartellino giallo per il suo intervento da rigore su Villa la dice tutta: lo spagnolo stava scivolando lateralmente. Perché tentare la scivolata in quel modo? Un errore che costa caro a lui ma soprattutto al Genoa.
Mesto: 5,5. Corri Domenico, corri. E forse è questo il suo errore. Corre spesso a caso e quando riceve palla è poco lucido nel smistarla. Anche lui perde troppo palloni, impedendo alla manovra genoana di ripartire. Frenetico.
Floccari: 5. L’ex atalantino non ha ancora capito come funziona il gioco del Gasp. È troppo fermo sulla linea dei difensori avversari, ripega poco e non dà profondità alla manovra rossoblù. A suo merito, però, va attribuita la bella girata che porta in vantaggio il Genoa. Speriamo che il gol su azione gli sia da sprone.
Palladino: 6,5. Il Palla c’è. Non ha ancora la gamba dei momenti migliori, ma è l’unico che fa rifiatare la squadra quando la pressione del Valencia si fa a dir poco insopportabile. Tiene la palla, dribbla e rilancia l’azione. Recupero importante.