domenica 14 settembre 2008

Il Grifone punge il Diavolo

Il Genoa non batteva il Milan da 24 anni. Basterebbe questo risultato per capire la portata storica della prestazione dell'undici di Gasperini. Alla vigilia, la partita non si presentava delle più semplici: giocare con il Milan non è mai facile, ma incontrare i rossoneri in questo particolare momento lo era ancora di più.
Dare una valutazione è difficile, tutti i giocatori scesi in campo sono stati encomiabili. Corsa, grinta, agonismo e qualità. In due parole: partita perfetta. Ma è l'aspetto tecnico il punto su cui maggiormente vorrei soffermarmi.

Gasperini è partito con un modulo inedito, costruito appositamente su Milito: il 5-4-1. La difesa ha fornito una prestazione di altissimo livello: i movimenti degli attaccanti milanisti sono stati neutralizzati dai tagli precisi di Biava, Criscito ha controllato Kakà alla perfezione e Ferrari ha guidato tutto il reparto con sicurezza da veterano.
Shevchenko, Ronaldihno, Borriello, Seedorf, Pato e Kakà: la squadra di Ancellotti ha schierato tutta la batteria di fuoco disponibile, ma la barricata rossoblù non ha ceduto per un'istante. Mesto e Modesto hanno fornito aiuto al reparto arretrato, ma si sono anche proposti con grande costanza nella metà campo avversaria, mentre a centrocampo Milanetto ha acceso la luce del gioco di Gasperini. Juric ha letteralmente azzannato ogni singolo portatore di palla rossonero, spegnendo l'inventiva di Pirlo, Gasbarroni e Sculli, che funzionavano da centrocampisti durante la manovra avversaria, in fase di possesso offrivano sponda al Principe. Milito ha semplicemente fatto reparto da solo. Un applauso anche a Rubihno, autore di due parate prodigiose.

Ciò che più ha impressionato di questo Genoa è l'affiatamento dei reparti, particolare che invece era mancato nell'esordio di Catania. La sosta ha presentato un Grifone trasformato e qualitativamente rinforzato dall'arrivo di un giocatore come Milito. Ma il plauso, ancora una volta, va a mister Gasperini, che ha saputo trovare soluzioni efficaci, mettendo a tacere le mie perplessità sulle sue capacità a gestire questo gruppo. Emblematico è l'impiego di Gasbarroni.
Nella sconfitta maturata in Sicilia, l'ex parmense era stato impiegato in maniera troppo rigida nello schema del tecnico di Grugliasco, contro il Milan, invece, è stato più libero di svariare. E il risultato è stato a dir poco entusiasmante. Non solo ha permesso di creare superiorità in avanti, ma ha recuperato una quantità notevole di palloni a centrocampo. Ne sanno qualcosa Kaka, Pirlo e un scialbo Ronaldinho. Una lancia nel costato rossonero.

Anche l'utilizzo della panchina è stato preciso ed efficace. Rossi ha rilevato un Mesto non ancora in perfette condizioni fisiche, Vanden Borre ha dato quantità al centrocampo dopo l'uscita forzata di Juric e Palladino è stato preziosissimo in fase di possesso nei delicati momenti finali.
Prima di concludere, vorrei soffermarmi sul Milan. Il Grifone ha certamente offerto una prestazione maiuscola, ma è altresì vero che la squadra di Ancellotti è stata irriconoscibile. Ronaldihno ha trotterellato per il campo, Shevchenko non ha più lo spunto dei tempi migliori e Kakà deve ancora entrare in forma. La difesa ha fatto acqua da tutte le parti, mentre il centrocampo può contare solo sulla voce di Pirlo. Troppo poco.
Emblema della crisi rossonera, l'atteggiamento di Maldini dopo il fallo da rigore, peraltro netto, su Diego Milito: nessuna protesta. Rassegnazione.


Concludo: oggi mi trovo a tessere le lodi di una squadra che ha veramente entusiasmato gli spalti di Marassi, ma il campionato è ancora lungo. Ci saranno momenti difficili e altri entusiasmanti, l'invito di chi scrive, a se stesso e all'intera tifoseria rossoblù, è di mantenere la calma. Oggi ho imparato che vincere si può, anche con le cosiddette grandi. La strada intrapresa, dopo il preoccupante capitombolo di Catania, è buona.

Chi vivrà, vedrà.

Guarda gli highlights di Genoa-Milan

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Aggiungo che siamo scesi in campo con umiltà e quella voglia in più di fare che il Milan forse non aveva previsto:

"La modestia è per il merito quello che sono le ombre per le figure di un quadro: gli dà forza e rilievo."

(Jean de La Bruyère)

Francesco ha detto...

Il pagellone di Roby:

RUBENS: 7 impegnato solo con qualche tiro da fuori senza pretese, nella ripresa sfodera due parate da "big" su Sborriello e il (falso)Pato.grandioso! Strepitosa la frase detta da un mio vicino in curva a Marcone quando stava segnando: "Oh, Marco!Che cazzo fai! TI HO TOLTO DA UNA STRADA!!" ah ah!
BIAVA: 7 si arrangia bene su chi gli capita a tiro, siano Kakà o Ronaldinho, poco elegante ma efficare! e pensare che abbiamo cercato per un mese di darlo al Chievo...
FERRARI: 7,5 guida la difesa da vero leader; svetta di testa e di piede "alla Maldini" e ogni tanto esce palla al piede..non senza qualche brividino...
CRISCITO: 8 prestazione che non vedevo da tempo da parte di Mimmino: pulizia e tempestività per 95', mai in affanno
MESTO: 5,5 non sta tanto bene e si vede; tende più a difendere che a spingere (quando lo fa è con scarsa qualità) ma il suo controbuto per arginare gli avanti delle merde c'è.Da rivedere; di certo darà molto di più
ROSSI: 6,5
JURIC: 7 morde qualsiasi gamba gli capiti a tiro, spesso con successo; anche ad impostare non se la cava malaccio,peccato per l'ammonizione da idiota per proteste.
MILANETTO: 8 ha sbagliato qualche palla?..non mi pare...LUCE! Se ingrana a settembre, invece che, come al solito, a dicembre, il campionato è più in discesa..
MODESTO: 6,5 primo tempo un pò in ombra, cerca però sempre di dare un'alternativa/appoggio a Gasba o Diego. Sale nella ripresa e dà un buon contributo a tenere salva la baracca
GASBARRONI: 9 mamma mia..partita allucinante (per chi lo vede dagli spalti) e allucinogena (per chi gli deve stare dietro). Non sbaglia mezzo pallone, salta SISTEMATICAMENTE l'uomo creando superiorità, recupera palloni, li smista con sagacia, conclude verso Abbiati in maniera incisiva, svaria per tutto l'arco dei 60m del campo..se fa la metà delle partite che rimangono come ieri, siamo in una botte di ferro...
U TIRADRITTU: 7,5 grande Peppiniello, si fa trovare pronto sul primo gol e anche nella ripresa è indomito e le conclusioni più pericolose verso Abbiati sono sue..gli manca solo di entrar in porta con la palla!!
PRINCIPE: 8 ritorno che più perfetto non poteva essere. assist da fuoriclasse & gol, fa reparto da solo, non perde un pallone e fa salire la squadra in maniera esemplare. Ogni tanto patisce la fisicità di Maldini-Bonera ma sono inezie. Tecnica sopraffina e visione di gioco immensa...è il DIEGOOOOOOLLLLLLLLLLLL!!!
ANTHONY: 6,5 subito in partita, sradica palloni, va alla conclusione con pericolosità. Dany, sei contento?????!!!!!!??