domenica 7 febbraio 2010

Capitano, oh mio capitano...



Che quella contro il Chievo Verona fosse una partita difficile lo si sapeva fin dalla vigilia. Ben disposta in campo, fisica e grintosa, la formazione clivense sarà un arduo ostacolo per ogni avversario. Vincere simili partite ha un valore che trascende la semplice posta in palio: in una giornata opaca, infatti, il Genoa non solo riesce a vincere, ma anche a recuperare punti sulle dirette avversarie. E Marco Rossi, l'eroe di giornata, è proprio il simbolo di una vittoria cercata con volontà, raggiunta con grinta e strappata con il cuore. Quel cuore a quarti rossoblù che batte nel petto del grande capitano! Un pensiero, infine, va alla scomparsa di Franco Ballerini, ct della nazionale italiana di ciclismo. Ciao Franco...

Amelia: 6,5. "Sei pronto Jack? Io sono nato pronto". Basterebbe questa semplice citazione tratta da Grosso Guaio a Chinatown per esaltare a dovere la prontezza del portierone di Frascati. Chiude la saracinesca e respinge al mittente le bordate di Luciano e Pellissier. Decisivo.

Sokratis: 7. In settimana la società ha ceduto Biava per lasciar spazio al giovane greco. L'ellenico non delude ed è autore di un'altra prova di grande spessore. Spartano.

Dainelli: 6,5. E' il Leonida della difesa rossoblù, volendo continuare la metafora classica. Conduce i suoi 300 con sapienza tattica e rigore agonistico. L'esito, fortunatamente, non è pari a quello delle Termopili. Condottiero.

Moretti: 6. Sostituisce Criscito sulla fascia sinistra e non delude. Utilizzato come esterno e più affidabile di una Volvo. Ammonito.

Mesto: 5. Fa più chilometri di Fidippide nella celebre Maratona, ma inciampa con puntalità svizzera su ogni pallone. Il buon Giando, però, tira su un casino da competizione risucendo a portare nella metà campo avversaria una giungla di palloni. Maestro di carambole.

Milanetto: 6. Dopo 50 secondi è già in aperta polemica con il direttore di gara. Il pressing del Chievo spesso gli soffoca l'ispirazione, ma appena il cappio gli lascia respiro accende la luce del gioco. Scancia un bolide da 25 metri che si stampa sulla traversa. Tetera!

Juric: 5. Oltre al voto, è preferibile non aggiungere nessun commento alla sua prestazione. La riconoscenza nei suoi confronti è tanta, ma forse adesso sarebbe il caso di farlo sedere. Zapater scalpita! Dal 15' st Fatic: sv. Per fortuna non fa danni irreversibili.

Rossi: 7. Neppure Omero troverebbe i versi giusti per celebrarne le gesta. Parte a sinistra, passa a destra dopo 25 minuti e chiude la partita come interditore di centrocampo. Il tutto senza contare il goal bellissimo che permette al Genoa di incamerare i 3 punti. Come il Dante nella Commedia non riesce a descrivere la grandezza divina, al genoano similmente mancano le parole per omaggiare il capitano. Sermo deficit.

Palacio: 6. E' guizzante come un anguilla. Nell'omonima canzone, i 99 Posse cantavano: "Sabotare, sovvertire". Ma la trenza non riesce a sbaragliare alla pari la difesa del Chievo. Suggeritore. Dal 21' st Bocchetti: sv.

Acquafresca: 6. Buona la sua prima al Ferraris. Corre, si sbatte e sfiora il goal in un paio di occasioni. Pressa da matti i difensori e non si risparmia, purtroppo paga lo sforzo sotto porta. Cavaliere Oscuro.

Sculli: 6.5. Non è al meglio, ma lui c'è. Il suo sacrificio non può che essere apprezzato dal genoano, tifoso storicamente votato al martirio. Esce stremato: mezzo voto in più per l'abnegazione. Gran Mufti della Sila, Califfo delle 2 Calabrie e Sultano della Locride. O più semplicemente: Beppe Sculli Re! Beppe Sculli Re! Dal 30' st Palladino: sv.

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