Dopo 2 mesi, finalmente il Genoa torna a fare punti in trasferta. Ma, particolare ancor più rilevante, non subisce goal da 180 minuti consecutivi. Non era mai accaduto in questo campionato. Segnale che in difesa i conti cominciano davvero a tornare. A Napoli la prestazione non è stata certamente delle migliori, ma non è necessario spaccare il capello: il punto guadagnato al San Paolo è preziosissimo. Gasperini ha serrato le fila, ha blindato la porta e non ha disdegnato il più tradizionale 4-4-2, ricorrendo talvolta anche alla marcatura a uomo. Nel secondo tempo la squadra è andata in apnea, la pressione azzurra avrebbe meritato probabilmente miglior sorte ma il fortino rossoblù ha retto fino e oltre il 90'.
Amelia: 7. Scende in campo nonostante l'influenza. Ma né la febbre, né i laser puntati dagli spalti sul suo volto gli impediscono di essere il migliore in campo. L'uscita kamikaze su Denis permette al Genoa di tornare a casa con un punto. Santo subito.
Biava: 6,5. Da quando la difesa ha un leader, anche lui è più ordinato. Praticamente annulla Quagliarella, ma sopratutto riesce a non farsi ammonire. Giudizioso.
Dainelli: 7. Sarà un caso, ma da quando c'è lui Amelia deve raccogliere meno palloni in fondo al sacco. Ha i tempi giusti, prestanza fisica e dirige la difesa con autorità. Un unico errore: l'auto-palo dopo 5'. Ma ha le sue attenuanti: i laser dei tifosi che gli perforano la retina! Direttore d'orchestra.
Moretti: 6,5. Il suo acquisto è stato certamente il migliore di tutta la campagna acquisti estiva. Finalmente nel suo ruolo, riesce adesso ad esprimersi a buoni livelli. Compiuto.
Papastathopoulos: 7. Si vocifera che Gasperini in settimana lo abbia fatto allenare affianco ad un effigie di Hamsik, con tanto di oscena pettinatura! La memoria a breve del greco non fa cilecca e disinnesca il pericolo slovacco per tutti i 90'. Alla fine, ancora in trance agonistica, imbocca addirittura la porta dello spogliatoio partenopeo. Segugio.
Rossi: 6. Questa volta gioca da centrale affianco di Milanetto. E gioca bene anche in mezzo al campo. A questo punto mi aspetto di vederlo anche tra i pali. Jolly.
Milanetto: 5. Una prestazione un po' opaca, ma è comprensibile. Soffre il dinamismo di Gargano ed è un po' troppo precipitoso in alcune delicate situazioni. Sopratutto nel secondo tempo, quando da lui la squadra chiedeva calma e ordine. Lezioso.
Criscito: 6. Prima vince il duello con Maggio, poi ferma anche Zuniga. Dalla sua non si passa. Peccato per l'ammonizione. Semoforo Rosso!
Mesto: 6,5. Ci mette l'anima, corre avanti e indietro per la fascia destra e talvolta diventa il quinto di difesa. E' sempre lui a proporre il gioco offensivo, anche se con poca lucidità. Generoso. Dal 29 s.t. Juric: sv.
Suazo: 4,5. Non corre, non pressa e non difende un pallone che sia uno. Cannavaro, quello buono, lo annichilisce in ogni circostanza, anche in occasione della traversa. L'attaccante centrale nel modulo di Gasperini detta i tempi del gioco offensivo, l'honduregno invece aspetta sempre di essere lanciato nello spazio. Il Genoa è una squadra, lui ancora non è entrato in questa mentalità. Moscio. Dal'11 st Sculli: 6. Incide poco, ma la grinta è la stessa di sempre. Devoto.
Palacio: 6. La sua non è una prestazione appariscente, ma bensì di sostanza. Dismette i panni del fiorettista, per indossare quelli dello sciabolatore. In attacco è meno lucido che in altre situazioni, ma c'è da sbalordirsi quando lo si vede tornare sulla linea di difesa e recuperare palloni come un terzino. Esce stremato. Dal'11 st Acquafresca: 6. Corre, a differenza di Suazo. Speranza.
Read more...