domenica 1 febbraio 2009

Rock'n roll Genoa



Ha la potenza di una sinfonia di Beethoven, la grinta di un riff di Tom Morello e la dolcezza delle melodie dell'indimenticato Fabrizio De Andrè. L'aggressività di un brano dei Metallica, l'imprevedibilità di Bohemian Rhapsody e la ricercatezza della chitarra di Jimi Hendrix. Questa la musica che il Genoa suona al Palermo sul palco del Ferraris.

Per avere ragione dell'organizzatissima squadra di Ballardini, il Grifone ha sfoderato una delle migliori prestazioni casalinghe di quest'anno: alla fine dell'incontro non si contavano le occasioni da goal, eppure il risultato è rimasto inchiodato sul pareggio quasi fino al termine della partita. Solo al 43esimo della ripresa, lo stesso minuto del pareggio di Milano, il tapin di Criscito ha saputo regalare ai 25mila di Marassi l'urlo della liberazione.
Ma è stato tutto il collettivo a dare prova di grande coesione e a credere nella vittoria fino alla fine. I legni colpiti da Biava e Criscito, i miracoli di Amelia e l'occasione fallita da Milito, lasciavano intravedere la più classica applicazione della "dura legge del goal".

Ma il Genoa di quest'anno, oltre a contare su un fuoriclasse come El Principe, può fare affidamento su un reparto arretrato a prova di cannone. E allora, per una volta, il merito della vittoria si può attribuire alla difesa. Ferrari e Biava non hanno alcun bisogno di presentazioni, ma Salvatore Bocchetti merita una menzione particolare: nonostante sia al primo campionato nella massima serie, gioca con la tranquillità del veterano. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: assieme alla Juventus il Genoa è la seconda squadra meno battuta del campionato italiano. E vittorie come quella conseguita contro il Palermo, si ottengono proprio a partire dal reparto arretrato.


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