sabato 21 febbraio 2009

Chi lo vorrebbe?


Tanti lo hanno cantato, molti lo hanno scritto e altri, invece, solo immaginato: chi desidera vivere per sempre? Oltre lo spazio assegnato, sconfiggere la morte, sfondare la barriera del tempo e accedere alla dimensione divina? Una prospettiva ammaliante e tentatrice che, tutto sommato, garantirebbe un bel pò di vantaggi alla vanità smisurata della natura umana.
In primis, cesserebbe la terribile sensazione di perdere tempo, le azioni del vivere quotidiano assumerebbero poi valenze diverse da quelle che hanno e, infine, ogni gesto non avrebbe l'imminenza della finitudine che accompagna da sempre l'esistere.

Ma la qualità del tempo? Su quella ci sarebbe molto dire. Nella cultura occidentale il valore è inversamente proporzionale alla quantità e, anche l'incedere del tempo, sono sicuro, è soggetto a questa semplice legge: meno vita a disposizione più valorizzazione della medesima, viceversa, se aumentasse la misura dell'esistere, non ho dubbi che il valore attribuito allo scorrere del tempo sarebbe drasticamente inflazionato. È nella nostra natura desiderare quello che non abbiamo e, non appena raggiunto, smarrire la ragione del desiderio.
E allora non oso pensare al numero di cazzate: dette, fatte o solo ascoltate. Sarebbe bello vivere per sempre se si riuscisse ad attribuire valore alle cose indipendentemente dalla quantità a disposizione, solo in base alla natura del loro esistere.

Quanto si potrebbe fare, riparare, aggiustare o distruggere definitivamente...solo la noia perderebbe interesse, dato che nessuno avrebbe più intenzione a fermare il tempo. Ma il senso delle cose sarebbe sempre lo stesso? Gli umori, i profumi, i colori, le sensazioni: sempre le stesse? Non lo so.
So che vorrei avere più tempo, ma, parafrasando
Gide, credo anche che nella vita ci si corregga, o a quel che si dice, si migliori. Non si può correggere quel che si è già fatto ed è questo che mi sembra così bello nella vita: la necessità di dipingere a fresco. La cancellatura è proibita.

Ora mi chiamano: vado a stendere i panni dal balcone!

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