domenica 11 gennaio 2009

Il Grifone mata il Toro



Genoa-Torino è una classica del calcio italiano: tifoserie gemellate, storiche tradizioni sportive e società che spesso il destino ha messo a dura prova fino al limite stesso della sopravvivenza sportiva. Le due formazioni, oggi, sono però squadre che giocano per obiettivi diversi: il Grifone sogna un posto nel calcio che conta, mentre il Toro deve fare i conti con una classifica a dir poco anemica. E in campo la differenza è stata a dir poco evidente.

Ancora orfano di Milito, Gasperini schiera un attacco inedito: Olivera punta centrale, riferimento per ali e centrocampisti, Sculli esterno destro e Jankovic a svariare su tutto il fronte d'attacco. Novellino, da par suo, risponde con la coppia Bianchi-Amoruso e con Rosina a loro sostegno.
Il leit motiv dell'incontro si palesa da subito: granata distratti sulle palle inattive e torri rossoblù ad approfittarne di testa. Al 7' è già Ferrari a provare, ma Sereni blocca sicuro sulla linea di porta. Sul fronte opposto, invece, il Torino si fa vedere al 16' con un tiro di Dzemaili, respinto da Rubihno, e con un colpo di testa di Bianchi che finisce a lato. La partita dei granata, in pratica, termina su queste occasioni sciupate.

La velocità di Jankovic, autore di una prova maiuscola, mette in costante difficoltà Di Loreto, mentre a centrocampo Thiago Motta diventa padrone del reparto. E al 18' il Genoa passa: calcio d'angolo ben battuto da Jankovic e Biava, approfittando dello spazio lasciatogli da Ogbonna, insacca di testa. Il Torino prova a reagire, ma non riesce ad arrivare al tiro: il tempo si conclude con il Genoa avanti per una rete a zero.

La ripresa è uno Sculli-show. Il ragazzo della locride, prima ruba palla a centrocampo servendo la palla del raddoppio sulla testa di Jankovic, poi, con l'uscita di Olivera, gioca punta centrale recuperando e combattendo su ogni pallone. Con il risultato in cassaforte, il Genoa rischia solo su una palla svigolata da Bocchetti e su un tiro di Stellone finito a lato. Per il resto, i rossoblù riescono a far circolare bene il pallone, esibiscono buona tenuta fisica e fanno correre a vuoto un Torino deludente soprattutto sotto il profilo dell'agonismo.
E allora, a chiudere in bellezza la prima partita del 2009, ci pensa Motta: nuovo calcio d'angolo, ennesimo stacco di testa e match che si chiude sul 3 a 0.

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