domenica 18 gennaio 2009

Genoa: la realtà supera il sogno



Grazie.

Queste le sei lettere che, combinate assieme, meglio esprimono il magnifico campionato che il Genoa sta disputando. Al giro di boa, i rossoblù chiudono a 35 punti, +10 rispetto allo scorso campionato ma, soprattutto, si attestano al quarto posto che significa preliminari di Champions League.
Non è la descrizione di un sogno, nè la farneticazione di un pazzo. Genoani aprite gli occhi e godetevi il momento: è verità. Quella stessa realtà che in passato ha riservato bocconi amari, oggi, sembra ripagarci del mal patito. E sottolineo, sembra, perchè la prudenza con i colori che amiamo non è mai troppa.

A dare fiducia non sono esclusivamente le prestazioni, ma anche una serie di numeri che, solo una volta nel passato, erano stati infranti con tanta frequenza: 18 anni fa. Una vita, ma, per chi come me ricorda quel campionato, un'attimo: quello che serve per farlo affiorare alla memoria. L'ultima vittoria al Via del Mare, risaliva proprio al 1991: 0-3 e Tomas Skhuravy in gran spolvero. Stop. Mi fermo qui e lascio ai miei pochi lettori le somme dovute.

Che dire della partita?
Semplicemente perfetta. Il Genoa ha imposto da subito il suo ritmo. Davanti allo schermo, ogni tanto, non capivo, poi la regia seguiva il pallone e i lanci di Thiago Motta finivano puntualmente ai compagni di turno. Juric mordeva, Rossi e Mesto macinavano chilometri come Gebrselassie e Olivera si faceva apprezzare come uomo-assist: Mesto non ne approffittava, concedendo a Benussi il suo minuto di gloria.
Nonostante il Lecce abbia intrepretato il secondo tempo con maggior spirito agonistico, il destino della partita era segnato: e così è stato.

Quando dal basso della serie B, o anche da più in giù, vedevo Crespo, Del Piero o Mancini fare goal di tacco, mai e poi mai avrei pensato che Bosko Jankovic, alla stessa maniera, anni a seguire mi avrebbe fatto esplodere di gioia. Mai perdere la capacità di stupirsi: è proprio questo che rende la vita imprevedibilmente interessante.
Il raddoppio di Sculli, infine, è stata la ciliegina che ha evitato ai deboli di cuore di soffrire sino al 95'.

Che dire: prova perfetta! E concludo cosiccome avevo iniziato: GRAZIE GENOA. Comunque vada...

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