domenica 23 novembre 2008

Buon punto all'Olimpico



Ho abbastanza esperienza calcistica da sapere che giocare contro la perdente di un derby non è mai facile. Buono quindi il pareggio contro la Lazio, un punto che permette al Genoa di preservare la posizione in classifica e, anzi, di agganciare Catania e Udinese.


La Lazio parte meglio mettendo in leggera difficoltà la squadra di Gasperini, i rossoblù appaiono troppo contratti e imprecisi soprattutto in fase di possesso, ma già al 10’ dimostrano di poter gestire tranquillamente la partita: Juric e Motta macinano palloni, mentre Pandev e Zarate rimbalzano a turno su un muro chiamato Papastathopoulos.
La cronaca impone di segnalare una bella combinazione Sculli-Motta-Milito che porta l'argentino al tiro e le insidiose bordate del laziale Kolarov, ma la partita scorre via senza particolari motivi di interesse fino al lancio che innesca Vanden Borre e al goal siglato da Milito a porta vuota. La rete, però, verrà inspiegabilmente annullata dall’assistente dell’arbitro Mazzoleni, una svista clamorosa che ha il sapore della beffa.
Il tempo si chiude sul pareggio a reti bianche, ma con il pesante errore della terna arbitrale a gravare sul risultato della gara.


La ripresa si apre con un maggior equilibrio tattico, entrambe le squadre provano a vincere ma è il Genoa ad avere l’occasione più ghiotta: Sculli, recuperando in area laziale un pallone ormai perso, cade e si procura un rigore che l’arbitro concede un pò troppo generosamente. Sul dischetto si presenta lo specialista Milito, ma questa volta l’argentino calcia alto sciupando l’occasione.
Il pericolo scampato rinvigorisce i biancocelesti: prima Foggia testa i riflessi di Rubinho, poi Papastathopoulos salva sulla linea la conclusione a porta di vuota di Rocchi, subentrato ad inizio ripresa ad uno spento Pandev.
Il Genoa passa proprio quando pare soffrire maggiormente la pressione laziale: è Palladino a scendere sulla destra, cross in area a superare un incerto Carrizo e pallone che arriva sui piedi di Mesto che, dopo una serie di finte, appoggia su Milito: il Principe infila il connazionale biancoceleste con un preciso esterno a fil di palo.


I rossoblu avrebbero addirittura la palla del ko, ma Palladino si divora la possibilità di mettere in cassaforte il risultato. Goal sbagliato, goal subito recita un’implacabile legge del calcio, e così, su una respinta della difesa genoana, Dabo calcia al volo, il pallone, che in altre circostanze sarebbe di facile presa, coglie impreparato Rubinho che goffamente appggia la sfera nella propria rete.
Il pareggio laziale giunge al 35’ del secondo tempo: dopo la svista dell’estremo ligure, poco e niente da registrare fino al triplice fischio finale.


Un punto a Roma è sempre un risultato positivo, ma non può non esserci il rammarico per aver gettato alle ortiche un’altra occasione per centrare la prima vittoria esterna.
Luci e ombre si sono palesate in questa trasferta: a brillare sempre più è la stella di Milito, ma anche Papastathopoulos è un giocatore su cui puntare per il futuro. Appunti negativi, invece, sono da associare a Palladino e Criscito: i due ex-juventini hanno disputato la loro peggior prestazione stagionale. Criscito è stato spesso in difficoltà su Zarate, tanto da essere superato quasi sempre, mentre Palladino, oltre ad aver divorato il 2 a 0, ha sbagliato una miriade di palloni che hanno permesso diverse ripartenze agli undici di mister Rossi.


Il Genoa ha dimostrato di saper imporre il proprio gioco in quasi tutti i campi di serie A, spesso il proprio limite è però stato di natura caratteriale: nel momento in cui i rossoblù avranno veramente coscienza di quello che stanno facendo, ne vedremo delle belle!


0 commenti: