domenica 17 maggio 2009

Genoa: do you speak English?



Dopo 18 lunghi anni, il Genoa torna in Europa. Ma la voglia di festeggiare, purtroppo, non è molta. Ad inizio stagione nessuno avrebbe scommesso su un tale piazzamento, va da sè, quindi, che il risultato ottenuto riempa di orgoglio l'intera tifoseria, poco abituata, in questi anni, all'aria di alta classifica. Ma l'altalenante finale di stagione e le insistenti voci di mercato impediscono di godere a pieno questo importante traguardo. Il pareggio casalingo con il Chievo giunge a termine di una settimana che ha sancito l'addio di Milito e quello possibile di Thiago Motta, le colonne portanti di questo EuroGenoa. Ha quindi un sapore agrodolce l'accesso matematico del Grifone alla prossima EuroLeague. In corsa quasi tutto il campionato per un posto nell'Europa dei grandi, il remissivo finale lascia qualche piccolo rammarico: la Fiorentina, dietro al Genoa fino a poche giornate fa, vede vicino il terzo posto che significherebbe Champions diretta. Sarebbe stato bello giocarsela fino alla fine. Peccato.
La partita? Da coma glicemico: dopo il vantaggio di Pinzi, il Genoa riacciuffa il pareggio con un rigore di Milito, passando addirittura in vantaggio con una punizione telecomandata di Olivera. A sancire il definitivo pareggio ci penserà Pellissier, lasciato incredibilmente solo al centro dell'area. 2-2 il risultato finale e Genoa in Europa. Ma la Fiorentina, vittoriosa su una stanca e abbattuta Sampdoria, è troppo distante.
Poche recriminazioni, ovviamente, su una stagione che con ogni probabilità sancirà il secondo miglior piazzamento rossoblù dal dopoguerra. Dopo aver trascorso anni nelle acquitrinose acque del fallimento, dopo aver attraversato stagioni deludenti, dopo la A concquistata e subito perduta, dopo la serie C, ebbene, questa stagione è il coronamento di un progetto che parte da lontano. Il difficile sarà ripetersi, ma a questo penserà la dirigenza che, in questi anni, ha sempre dimostrato di saper allestire rose dignitose e competitive. Ma sono tifoso, ed è quindi mio diritto essere irrazionale: il Genoa del futuro non si costruisce dando via pezzi migliori.
Comunque vada: Grazie Grifone.

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