domenica 19 aprile 2009

Troppi complimenti!



Dopo la splendida vittoria contro la Juventus, commentare la peggior prestazione stagionale ha davvero un sapore dolce-amaro. La sconfitta della Fiorentina a Udine rende certamente meno aspra la debacle contro la Lazio; ma, proprio in virtù di tale risultato, il capitombolo casalingo accentua il rammarico per non aver incrementato il distacco sulla quinta in classifica. Nonostante il secondo stop patito a Marassi, il Genoa mantiene inalterato il proprio vantaggio sui viola e perde punti solo sulla Roma che ritorna a -5. La classifica replica la situazione di due turni or sono, con la differenza che alla fine della stagione mancano solo sei partite. In virtù di queste considerazioni, la 32esima giornata di campionato può essere catalogata sotto il segno positivo.

Che la partita contro i biancocelesti fosse un pericoloso tranello, ebbene, lo si era capito fin dai primi minuti: troppi i complimenti ricevuti in settimana e squadra apparsa appesantita fin dalle prime battute. Ciononostante i rossoblù hanno creato almeno tre nitide palle goal, occasioni che non sono state concretizzate un pò per bravura di Muslera, un po’ per imprecisione degli attaccanti rossoblù. Nell’altra metà campo anche la Lazio ha saputo impegnare Rubino, dapprima con Zarate e poi con Pandev. I cattivi presagi del primo tempo si sono puntualmente concretizzati nella ripresa: ben imbeccato da Kolarov, l’argentino Zarate ha saputo prendere il tempo a Bocchetti e siglare il vantaggio laziale con un preciso diagonale. Il Genoa, che fino a quel momento non aveva certo disputato una grande prestazione, ma che tutto sommato aveva tenuto discretamente il campo, si è disunito concedendo ampi spazi alla Lazio. Errori a ripetizione hanno lanciato i centravanti romani verso il possibile raddoppio: soltanto il palo e Rubinho hanno permesso alla squadra di Gasperini di limitare il passivo.

Nulla da dire: il Genoa ha meritato la sconfitta. Troppi gli errori commessi: la difesa ha sofferto la velocità di Zarate, il centrocampo ha perso innumerevoli palloni, mentre l’attacco non ha saputo concretizzare le occasioni capitate. Non faccio nomi dei singoli giocatori, perché questo Genoa ha dimostrato di essere una squadra: se si vince tutti assieme, lo si fa anche nella sconfitta. Adesso è necessario tornare umili e affrontare il Bologna con quello spirito guerriero esibito contro la Juve.

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