domenica 10 gennaio 2010

Vittoria di testa



Dopo la scoppola di Milano, il Genoa reagisce battendo il Catania per 2-0. Ma il risultato non tragga in inganno: fino al 28', minuto dell'espulsione di Bellusci, i siciliani hanno coperto bene il campo, mettendo spesso in difficoltà la non imperforabile retroguardia genoana. In superiorità numerica il Genoa ha saputo imporre il proprio gioco, trovando per due volte la via del goal e creando diverse occasioni per incrementare il vantaggio. E ora via di pagelle, sperando che la sessione invernale di calcio-mercato porti in dono un buon centrocampista e un valido centrale difensivo...

Amelia: sv. E' inoperoso per gran parte della partita, fa però piacere ritrovarlo in mezzo ai pali dopo il giallo di fine 2009. Con i piedi è la solita garanzia...

Papastathopoulos: 7,5. Dalle sue parti non si passa: è più solido delle mura di Bisanzio! E non c'è Attila che gli faccia paura! Cavaliere dalla scintillante armatura rossoblù fa anche tremare le linee di difesa avversarie. Indomito.

Biava: 6.5. Contro il Milan era stato l'uomo in più per i rossoneri, questa volta invece è più ordinato. Nel primo tempo va fuori giri tentando di giocare in anticipo su Martinez, quando capisce che può far valere la sua stazza le cose migliorano.

Bocchetti: 6.5. Buona partita. Assieme a Biava erige una discreta linea difensiva. Da promuovere.

Mesto: 6. Il voto è la media tra i disastri che compie sulla linea difensiva e i numeri che, invece, dimostra di avere sul fronte offensivo. Sblocca il risultato e mette sulla testa di Sculli la palla del raddoppio. Umorale. Dal 33' s.t. Crespo: sv.

Milanetto: 7. E' il suo miglior campionato in rossoblù. Continua a dare costanza alle sue prestazioni, prende per mano la squadra e sfiora la rete per un niente. Supremo.

Juric: 5. Il croato sta attraversando un periodo di appannamento. Sbaglia una marea di appoggi, spesso fa ripartire la manovra catanese e l'intensità del suo pressing non è quella dei giorni migliori. Dalla sua ha l'usuale grinta. Forza pirata!

Criscito: 7. Altra prova di maturità. Dai suoi piedi parte il cross per il vantaggio di Mesto, ma è sulle barricate per tutta la partita. Torna in difesa per aiutare i compagni e si propone con costanza anche in attacco. Epico un suo coast ti coast nel secondo tempo. Nazionale.

Palacio: 5,5. Si fa male ad inizio partita. Stringe i denti fino al 42', ma la sua prova è fortemente condizionate dall'infortunio. Dal 42' s.t. Zapater 6,5. Ecco il giocatore che avevamo ammirato ad inizio stagione: grintoso, presente e intuitivo. Recupera tanti palloni e li distribuisce anche bene. Recuperato.

Suazo: 6. L'honduregno è sicuramente un grande acquisto, ma deve ancora inserirsi nel gioco di Gasperini. Da un suo guizzo nasce l'espulsione che cambia la partita, ma è troppo statico sulla linea della difesa avversaria. Talvolta sfiora l'indolenza per l'indifferenza con cui assiste alla manovra dei compagni. Patetica la simulazione. Dal 38' s.t Tomovic: sv.

Sculli: 6,5. Parte male, sbagliando diversi cross. Cresce alla distanza e corona la sua prestazione con un goal da centravanti puro. Grandiosa la sua esultanza: in piedi per quasi un minuto sui cartelloni pubblicitari ad ascoltare l'urlo della gradinata.

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