domenica 13 dicembre 2009

Beneficenza Genoa...



Dopo Chievo, Cagliari e Livorno, l'esercito delle salvezza rossoblù rilancia anche la Lazio. Prosegue la beneficenza del Genoa che, contro squadre in piena crisi, sfodera spesso prestazioni sottotono, concedendo così ossigeno agli agonizzanti attacchi avversari. Se a questo si aggiungono alcuni azzardi nella formazione iniziale, errori arbitrali e anche un pizzico di sfortuna, la formula della sconfitta è presto svelata. Ma bando alle recriminazioni, la Lazio ha meritato. E anche il giudizio sul Genoa non può essere severo oltremodo: l'andamento altalenante è frutto di una chiara carenza di organico a centrocampo e in difesa. Il Grifo è in grado di alternare prestazioni bellissime a partire inguardabili nell'arco di soli 7 giorni. Una sorta di Giano bifronte che fa comunque sperare in previsione della decisiva sfida in Europa League contro il Valencia.

Scarpi: 6. Promosso ormai titolare al posto di Amelia, in occasione del goal di Kolarov si adagia sul manto erboso dell'Olimpico come nelle tradizionali uscite a Pasquetta! Le sue responsabilità sono comunque limitate.

Biava: 5. Picchia come un mastro ferraio. Si becca un'ammonizione ingiusta, ma spesso è fuori tempo sulle palle profonde. A Genova lo definirebbero così: sgaibou!

Moretti: 4. Di-sa-stro-so. In anticipo su Kolarov, decide inspiegabilmente di disinteressarsi del pallone per ingaggiare un duello fisico con il serbo. Lo perde puntualmente e il giocatore laziale punisce Scarpi con un preciso diagonale. L'attenuante di giocare fuori ruolo da inizio stagione, in questo frangente, non regge.

Bocchetti: 4.5. Prosegue nel suo processo involutivo. Quale sarà il prossimo stato di Sasà? Quello visto a Roma, lo inchioda alle sue responsabilità. Entrate fuori tempo, palle perse, imprecisione nei rilanci...etc, etc. In occasione dell'espulsione si fa tagliare fuori da Rocchi, lo affossa lucidando la capa pelata del trentaduenne attacante laziale e lascia il Genoa in 10. No comment.

Rossi: 5.5. Anche il capitano incappa in una giornata poco positiva. Sbaglia diversi appoggi e non è incisivo come al solito. Confusionario.

Milanetto: 6. Finchè rimane in campo, come al solito, è il fosforo della manovra genoana. Il tempo di prendersi un ammonizione, un bel lancio per Rossi e tanto, anzi tantissimo, ordine. Indispensabile. Zapater: 5. Gioca una partita totalmente anonima, non si nota né in bene né in male. Forse è a Genova per seguire il progetto Erasmus! Ectoplasma.

Juric: 5. A centrocampo fa un casino incredibile. Rallenta la manovra, non ne recupera mezza e da un suo calcio d'angolo mal battuto parte l'azione che porterà al vantaggio biancoceleste. Prende un palo.

Criscito: 6. E' tra i pochi che si salva. Per aiutare la difesa limita le sue sfuriate offensive. Ogni tanto fa qualche sbavatura, ma è il più ordinato tra i suoi.

Mesto: 4. La specialità di giornata è lo stop ad inseguire: gli avversari prendono la palla in anticipo e lui rimane con un pugno di mosche! Quando ha campo libero va a cercare gli avversari, quando dovrebbe andare sul fondo non lo fa. Lo sa che gioca nel Genoa? L'unica cosa giusta la fa a metà primo tempo: la palla gli sbatte addosso. 1' s.t. Palacio: 6. Entra nella ripresa e non fa rimpiangere Mesto. Ma ci voleva davvero poco. Prova a tenere in allerta la difesa laziale, ma prende un sacco di calci.

Sculli: 5. Gasperini continua a proporlo come punta centrale, ma non sempre è derby! Il sultano corre e si impegna, ma forse, in certe partite, ci vorrebbe più peso là davanti.

Palladino: 5. Era in campo? Boh...dal 23' s.t. Sokratis: 6. Con il Genoa in 10, copre bene e si propone in avanti. Teniamocelo stretto.

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