domenica 24 gennaio 2010

Tango Argentino...



Dopo il pareggio infrasettimanale contro il Bari, il Genoa ritrova i tre punti con l'Atalanta e si attesta alle pendici delle zona Europa League. Non è però il caso di forzare le tappe e, come ha saggiamente ricordato mister Gasperini, il primo obiettivo da centrare è la permanenza nella massima serie. Ancora 9 punti, quindi, per guadagnare il primo target stagionale. Poi si vedrà. Dopo anni da basso medioevo calcistico, però, è davvero bello non soffrire. Certo, l'exploit della stagione scorsa ha ceduto il passo ad un dignitoso campionato di metà classifica, ma guardando al recente passato non si può che benedire la recente tranquillità. Sta di fatto che andare allo stadio senza l'incubo del risultato, per il genoano è una novità davvero gradita.
E che non sia proprio questa l'arma segreta del Grifone in questo girone di ritorno...

Amelia: 7. Solo chi ha giocato tra i pali, può capire il motivo di un voto cosi alto. Spesso il portiere rimane inoperoso per 90', poi nell'unica situazione che si presenta agli avversari prende goal. Il buon Marco, invece, è sempre concentrato: bellissima la parata sul fendente di Chevanton! Felino.

Biava: 6,5. L'unico neo della sua buona partita è l'ennesima ammonizione. Per il resto: ordinaria amministrazione. Gregario.

Dainelli: 7. La difesa è finalmente sua. Dopo due gare di adattamento, l'ex-viola si impone come come leader del reparto difensivo. Fornisce i tempi giusti a tutta la squadra, svetta di testa e conferisce sicurezza a tutto l'ambiente. Capo.

Moretti: 6,5. Finalmente può giocare nel suo ruolo! Che non è il centrale! E si vede...ritrovato.

Rossi: 6. Altra prova da gladiatore. Dopo l'ingresso di Valdes, ogni tanto va in apnea. Ma appena prende le misure torna insuperabile. Inesauribile.

Milanetto: 6. E' meno lucido di altre volte, ma il lavoro che svolge è incredibile. Non solo recupera e imposta, ma è anche il primo ad andare a pressare i difensori avversari. Essenziale. Dal 25' s.t. Juric: sv.

Zapater: 7,5. Decisamente il migliore in campo. L'assist per Palacio è un capolavoro di precisione e tecnica. Ogni tanto gigioneggia con la palla tra i piedi, ma la sua partita è di assoluta qualità. Ha ripreso le sembianze del Toro di Saragozza!

Criscito: 6. Dopo una serie di prove opache, fornisce un buon rendimento. Parte come esterno di centrocampo, per finire sulla linea di difesa. Deliziosi alcuni suoi cross che seminano il panico in area bergamasca.

Mesto: 6. E' più ordinato rispetto ad altre partite, corre e mette sempre la testa nei duelli aerei. Che perde sempre con puntuale regolarità. Ma è l'intenzione che conta...

Crespo: 6,5. Valdanito torna a colpire. Chiamato dal primo minuto, non delude. Tanta corsa, qualche appoggio sbagliato, ma quando c'è da timbrare lui è puntale. Come al solito. In una parola: campione. Dal 25 st Suazo: 6. Si mangia due goal a tu per tu con il portiere, ma ha il merito di essersi costruito le azioni con la sua velocità. Sufficiente.

Palacio: 7. Che goal! Lanciato nello spazio, guarda il portiere in uscita e lo scavalca con un delizioso pallonetto. Ma la sua partita non è solo questo: tanta tecnica, tanti dribling e una classe cristallina che da sola vale il prezzo del biglietto. Nella ripresa va quasi subito in debito di ossigeno. Deve dare continuità alle sue prestazioni anche in trasferta. Dal 32 st Sculli: sv.

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