domenica 4 ottobre 2009

Genoa guastafeste!



Dopo 20 giorni, il Genoa torna finalmente alla vittoria. I 3 punti di Bologna sono un'autentica panacea, soprattutto per il morale della squadra, e per rinfrancare la convinzione di tutto l'ambiente dopo le recenti battute d'arresto. La trasferta emiliana non si presentava delle più agevoli, vuoi per la mezza dozzina di infortuni, vuoi per gli impegni ravvicinati e per un ambiente, quello bolognese, euforico in virtù del punto strappato alla Juve. Ottima, quindi, la prestazione del Grifo che rovina la festa al centenario Bologna. E ora mai più sosta fu più benedetta: adesso è il momento di rifiatare e di godersi questo buon risultato.
E andiamo di pagelle...

Amelia: 7. Che portiere! Basterebbe questo semplice commento per farsi un'idea della sua prestazione. E' chiamato in causa due volte e risponde presente: miracolosa la respinta su Zalayeta ad inizio ripresa. Da nazionale.

Esposito: 6. Prestazione sufficente. Deve acquistare fiducia e i minuti giocati sono l'unico modo per farlo. Il fisico da giannizzero lo aiuta sul gioco aereo, ma lo penalizza nell'uno contro uno. Ingenuo il placcaggio su Di Vaio che avrebbe potuto procurare l'ennessimo rigore. Deve entrare ancora negli schemi del mister. In crescita.

Bocchetti: 6,5. Dopo pochi minuti fa un liscio clamoroso che manda Zalayeta verso Amelia. Poi alla lunga esce fuori e gioca con puntualità. Dopo l'infortunio, il timore era quello di ritrovarlo un pò opaco, invece dimostra esperienza da vendere nonostante la giovane età. L'imminente convocazione in nazionale lo testimonia.

Moretti: 6,5. Che dire: si sta adattando in un ruolo non suo. Solo questo basterebbe per sottolineare il suo sacrificio. Ogni tanto, purtroppo, lascia troppo spazio a Di Vaio e la difesa traballa. Nel complesso, però, la sua prestazione è positiva. Professionista.

Mesto: 6. La sua partita finisce in anticipo: inspiegabile la decisione dell'arbitro Gervasoni in occasione della sua espulsione. Fino a quel momento la solita partita generosa: tanta corsa con qualche pallone perso di troppo.

Kharja: 7. Finalmente. A Siena spesso faceva la differenza e a Bologna si è rivisto il giocatore ammirato in questi anni. Qualità e quantità, unite a corsa e sacrificio. Realizza il rigore del vantaggio e salva un goal sull'accorrente Zalayeta. Fa girare palla con precisione e diventa il sultano del centrocampo. Recuperato.

Milanetto: 7. Il Mila è il Mila! Polemico ad oltranza, tanto che a volte pare di essere in un talk show televisivo. Ma è il cervello del centrocampo genoano. In una partita a ritmi bassi, riesce a dettare perfettamente i tempi della partita. Mette palle negli spazi e fa respirare. Delizioso.

Modesto: 6. Si vede poco, ma ha il grande merito di partecipare alla bellissima azione del raddoppio. Suggeritore.

Sculli: 6,5. Il sultano della Locride colpisce ancora! Non ci sono carati per stabilire la sua preziosità. Colpisce la facilità con cui stoppa palloni difficilissimi e la puntualità con cui si presenta sul secondo palo in occasione del raddoppio. Stoico. (Dal 25'st Tomovic: 6. In quale ruolo deve giocare questo ragazzo? Lasciamo a Gasperini la soluzione del rebus. Fino ad allora godiamoci lo slalom gigante del serbo in occasione del definitivo 1-3).

Floccari: 7. Nessun dubbio, questa volta, sulla sua prestazione. Mette lo zampino sia sul primo, che sul secondo goal. Accorcia come vuole il mister e finalmente tiene palla come ai tempi di Bergamo. Non segna, ma la sua è una partita di sacrificio per la squadra. Generoso. (Dal 17' st Zapater: 6. Stenta ad entrare in partita, ma ha il merito di spegnere le sofferenze genoane nel tempo di recupero. E sfiora addirittura la doppietta!).

Palladino: 7. Semplicemente il più importante recupero del Genoa! E' il giocatore in campo con più alto tasso tecnico. E si vede: dal suo tacco parte l'azione del raddoppio. Prende più botte che l'orso e non si lamenta. Spesso nasconde il pallone agli avversari, per farlo rivedere solo quando sventaglia dall'altra parte del campo. Illusionista. (Dal 5' st Palacio: 6. Ha la sfortuna di entrare solo due minuti prima dell'espulsione di Mesto. Saltano gli schemi e Rodrigo si trova a sostenere da solo il peso di tutto l'attacco. Corre e si impegna, ma non era la sua partita. Jellato).

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