lunedì 14 settembre 2009

Poker Genoa!



Amelia 6,5. Preciso e attento, copre bene tra i pali e da sicurezza al reparto difensivo. Si fa trovare pronto sulla bomba ravvicinata di Pià e intelligentemente non stende Hamsik in occasione del vantaggio partenopeo. Ogni tanto battezza fuori palloni su cui Brividihno si schiantava sul palo. Ha piedi precisi come il calibro e da portiere si trasforma in assist man: suoi i suggerimenti per Sculli e Mesto.

Biava: 6.5. Parte come esterno, ma a metà primo tempo Gasperini lo sposta al centro della difesa. Incrocia il fioretto con Quagliarella e ne esce quasi sempre vittorioso. Unico neo: lo spazio che lascia allo scugnizzo in occasione dell’assist per Hamsik. Gioca sull’anticipo e spesso è ruvido come pasta abrasiva. Attento e prezioso: sta vivendo una seconda giovinezza.

Moretti 6.5. È un uomo di esperienza e si vede, soprattutto nel secondo tempo! È il clone di Biava, anche somaticamente, e si fa apprezzare come la sua omonima birra. Acquisto azzeccato.

Papastathopoulos 7. Col greco non si passa! Ora che parla un rudimentale italiano riesce a comunicare con i compagni in campo. Sbaglia pochissimi passaggi e quando parte palla al piede pare un treno merci in transito: inarrestabile. Epiche le sportellate con cui neutralizza alcune discese di La vezzi, intelligente a non stenderlo quando lo salta. Un ragazzo di ottime prospettive.

Rossi 7. Il capitano è semplicemente commovente. Snocciola un’altra prestazione tutto polmoni: è in difesa, a centrocampo e in attacco. In certi momenti si ha la sensazione che sia uno e trino: insomma un po’ come il suo divino omologo! Fa la diagonale con la precisione di un in geniere nucleare. Un consiglio al Sindaco Vincenzi: facciamogli un monumento sotto la Lanterna!

Milanetto 5. Pascola nel cerchio di centrocampo con la stessa velocità con cui Gesù Cristo saliva il Golgota. Forse sono le stigmati o le ernie che lo affliggono da tempo la causa dell’effetto slow motion che lo ammanta. Polemizza sempre con il pessimo Tagliavento: merita un’insufficenza generosa solo per questo.
dal 32’ s.t. Kharja 6. Non è vero che stia facendo il Ramadan! A Pegli si vocifera che vada pazzo per il panino al cotto 5 del mitico Molly Malones. E i risultati si vedono: la XL rossoblù gli va appena giusta. Buona la discesa da cui scaturisce il rigore del definitivo 4-1.

Zapater 7. Ha la furia della Saragozza violata dai falangisti di Franco! È il Durruti del centrocampo rossoblu: corre, contrasta, tira e sfiora pure il goal. È prezioso come i diamanti della Sierra Leone. Interpreta il ruolo con spirito operaio. Ha piedi buoni e dinamismo. Di grandi prospettive.

Criscito 6. Finchè il divo Tagliavento non decide di cacciarlo dal campo è autore di una buona gara. Scalda le mani di De Sanctis con una V1 diretta all’incrocio. Un po’ ingenuo nel mandare a quel paese il direttore di gara. Ma se l’avesse fatto Totti?

Mesto 6.5. È il Giano bifronte del Grifone. Da centrocampo in giù sbaglia un sacco di palloni, mentre nella metà campo avversaria è devastante come le bombe al fosforo. Corre come un mezzofondista e appoggia di giustezza un fulmine alle spalle di De Sanctis. Tarantolato.

Floccari 6. È l’alfiere che fa salire la squadra e allarga il gioco sulle fasce. Ogni tanto attrae su di sé 4 difensori aprendo spazi alle ali. Svolge un ruolo di sacrificio e si fa trovare pronto dagli 11 metri.
dal 13’ s.t. Crespo 6.5. Idem come sopra. Mezzo voto in più per il bellissimo goal che chiude la partita già al 75’: un colpo di biliardo!

Sculli 6.5. È un uomo d’onore: dopo il fallo omicida di Campagnaro su Amelia aveva giurato vendetta. E così è stato. Sul rinvio del portiere genoano si intrufola nella difesa napoletana e finge una raffica di shrapnel alle gambe. Cade, si conquista il rigore e ristabilisce la parità numerica. Baciamo le mani!
dal 1’ s.t. Palacio 7. È davvero una Joya. Il suo codino fa impazzire Aronica, quando parte palla al piede è incontenibile. Si muove dall’esterno e si accentra, tagliando come una fetta di burro la retroguardia partenopea. Splendido il suo assist per Crespo, incredibile quando retrocede al limite dell’area rossoblu per recuperare palla. Bellissimo!

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