domenica 8 novembre 2009

Questione di mentalità



Cosa sia la mentalità resta un'arcano insondabile. Ma dovendone descrivere il significato in poche parole, la si potrebbe definire un misto di imprevedibilità, pazzia, coraggio, determinazione e paura. E' quindi sicuro che il Genoa, in questo momento, la possegga. Contro il Siena, infatti, prima seppelisce i toscani con tre reti, poi, in 5 minuti, riapre i giochi incassandone due. E a questo punto esce il quid, o se volete la follia della squadra: messa alla corde dall'ultima della classe, riesce infatti a trovare il goal del definitivo 4-2 e ad evitare pericolosi paradossi. Insomma, nel bene o nel male, con il Genoa non ci annoia mai. Questione di mentalità.
E via di pagelle...

Scarpi: 4. Già contro il Lille non si era coperto di gloria, ma contro il Siena ha dimostrato il motivo per cui Amelia sia titolare. In due occasioni decide di far morire qualche anziano tifoso rossoblù e nella ripresa completa il suo disegno beffardo incassando un goal da Prima Categoria. Spesso è fuori tempo nelle uscite e mette in ansia anche i compagni. Buona riserva.

Rossi: 6.5. Questo ragazzo o è un maratoneta, o possiede il dono dell'ubiquità. La prossima scommessa di Gasperini sarà di provarlo come portiere! Mezzo punto in meno rispetto al voto che si meriterebbe perchè, assieme a Papastathoupos, confeziona il goal che accende la speranza del Siena.

Esposito: 6. Come centrale non demerita. Ogni tanto ha ancora qualche amnesia, ma nel complesso offre una prestazione sufficente. Resta da capire se sia lui ad essere in crescita o se sia la qualità degli attaccanti avversari ad esaltare la sua prestazione. Enigma.

Moretti: 6. Gioca una partita senza infamia e senza lode. Copre bene su Big Mac e Ghezzal.

Criscito: 6. Il suo rientro è senz'altro positivo. Gioca un pò più arretrato rispetto al solito e dimostra di avere buona gamba nonostante lo stop. Ogni tanto si sovrappone in attacco, ma è soprattutto dietro che si sente il suo rientro. Diligente.

Mesto: 6.5. E' uno stato di forma incredibile! Tanta corsa e grinta, ma talvolta ha i piedi un pò ruvidi. Ma non gli si può rimproverare più di tanto: copre e attacca. Two face.

Milanetto: 8. Mastodonte. E' il principe illuminato del centrocampo, giganteggia in tutto il reparto. Crea, corre e recupera. Abbina il genio di Savicevic, alla corsa di Gattuso. In 2 parole? Arma Letale.

Modesto: 6,5. E bravo Ciccio. Dopo un lungo periodo negativo, iniziato col brutto infortunio dello scorso anno, sta ritrovando continuità. Anche per lui tanta corsa e grinta. Recuperato.

Palacio: 7. Mette lo zampino in quasi tutti i goal del Grifone. Abbina l'eleganza del cigno, alla velocità dell'antilope. Si guadagna anche un rigore, ma l'arbitro è troppo ammaliato dai suoi movimenti per fischiarlo. E' letteralmente indemoniato, ma la sua nobiltà ha tratti angelici. Di un altro pianeta. Dal 35' s.t. Floccari: 6.5. Gioca 10 minuti ma è determinante. Segna il goal del 4-2 e preserva le coronarie di molti supporters.

Crespo: 7. Buon sangue non mente. Valdanito timbra la prima doppietta in maglia genoana, dimostrando di essere ancora rapace in area di rigore: come solo i veri attaccanti sanno fare, si avventa come un falco su due palloni vaganti e la mette alle spalle di Curci. Bomber di razza. Dal 18' s.t. Sculli: 6. Per lui una giornata di ordinaria amministrazione, si esalta solo quando le partite sono davvero a rischio.

Palladino: 6,5. E' l'uomo che fa la differenza. Le sue prove eccellenti non passano in osservato: Lippi infatti, quasi per far dispetto a Cassano, lo chiama al suo posto in nazionale. Segna e suggerisce. Determinate. Dal 5' s.t. Papastathoupoulos: 4. Il suo impatto sulla gara è devastante. E' l'uomo in più, ma per il Siena. Pare spaesato e sempre in ritardo. Si fa saltare come un birillo da Paolucci e ammonire in maniera ingenua. La sua peggior prestazione stagionale.

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